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INCONTRI Italia

Cinema d'essai in vetrina a Ravenna

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Un'Europa sfaccettata, ricca di sale che programmano cinema culturale. E’ quello che è emerso al convegno “Il cinema d’essai in Europa” che ha inaugurato a Ravenna la seconda edizione degli “Incontri d’essai”, organizzato dalla Fice (Associazione italiana delle sale di categoria) insieme agli enti locali. Tra gli intervenuti, Pierre Todeschini - presidente della Cicae (Confederazione internazionale dei cinema d’arte e d’essai) che rappresenta ben 2000 sale d’essai in diciotto paesi europei - ha messo in evidenza le carenze di Paesi come l'Inghilterra e la Spagna, dove non esiste una specifica attenzione della pubblica amministrazione verso le sale d’essai, mentre in Francia c’è una sensibilità spiccata della pubblica amministrazione nei confronti delle sale che programmano cinema culturale fin dagli anni ’50 (epoca in cui al ministero della Cultura c’era André Malraux).

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Diversa la situazione in Germania, dove operano 400 sale specializzate. Queste però, subiscono la concorrenza delle grandi strutture commerciali a programmazione mista che offrono soprattutto film in lingua originale. Gabriele Rothemeyer presidente dell’associazione di categoria tedesca, ha affermato che il film d’essai più visto lo scorso anno è stato Pane e tulipani di Silvio Soldini.
Domenico Dinoia, presidente della Fice, ha illustrato la situazione italiana, che ha al suo attivo 500 sale d’essai contro le 200 che si contavano soltanto otto anni fa. Queste sale ricevono complessivamente un contributo annuo di 2.5 milioni di euro.
In conclusione dei lavori Dinoia ha denunciato l’esiguità, all’interno della commissione, del numero di esercenti specializzati che avrebbero il compito di attribuire la qualifica d’essai ai film e ne ha auspicato quindi una maggiore presenza.

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