I "demoni" di Montaldo
"La vita è più interessante dell'immaginazione, ma le invenzioni la rendono più ricca". Come il cinema, del resto. E Giuliano Montaldo, che torna dietro la macchina da presa dopo diciotto anni con I demoni di San Pietroburgo [+leggi anche:
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scheda film], fa pronunciare questa frase a Fëdor Michajlovič Dostoevskij proprio per rendere omaggio ai grandi sogni della letteratura e del cinema, che impreziosiscono la nostra esistenza ogni giorno.
Montaldo - che ha affrontato spesso temi storici e sociali con il suo cinema (collaboratore di Gillo Pontecorvo per Kapò e La battaglia d'Algeri, ha poi girato tra gli altri Sacco e Vanzetti, Giordano Bruno, L'Agnese va a morire, Il giocattolo, esaminando soprattutto la discriminazione e l'intolleranza) - ha scelto per il suo rientro un'idea di Andrei Konchalovsky, sviluppata dallo sceneggiatore Paolo Serbandini: il grande romanziere russo, che in passato ha scontato 10 anni di lavori forzati in Siberia per i suoi intenti sovversivi, si ritrova nel 1860 a San Pietroburgo al centro di un piano rivoluzionario per uccidere i membri della famiglia imperiale. Nel disperato tentativo di sventarlo, entra in contatto con i giovani "terroristi" che proprio dai suoi libri hanno tratto le loro idee di libertà e sono passati all'azione. "I vostri romanzi", gli dice l'ispettore di polizia Pavlovic che lo sospetta di complicità, "sono più incendiari dei proclami terroristici".
"Nel film c'è tutta la mia intolleranza per le bombe, la violenza e il terrorismo", dichiara Montaldo durante la conferenza stampa di presentazione del film. "Ma questa è anche una storia d'amore e di dedizione, c'è la sofferenza di un intellettuale, le scadenze terribili della vita".
A produrre il film - il cui eccellente protagonista è Miki Manojlovic (uno degli attori prediletti da Emir Kusturica), attorniato da Carolina Crescentini, Roberto Herlitzka, Anita Caprioli, Filippo Timi - è stata la Jean Vigo Italia, che guarda anche al pubblico degli studenti (con Alla luce del sole, sulla vita di don Puglisi, ucciso dalla mafia, e il recente I Vicerè [+leggi anche:
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scheda film], diretti da Roberto Faenza) e per questo ha attivato anche un numero verde per le proiezioni scolastiche: 800 089 483.
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