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USCITE Italia

Game di famiglia in un interno

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A dieci anni dall’esordio con Dio c’è, esce in sala l’opera seconda di Alfredo Arciero, Family game (vedi making of): un film, presentato all’ultimo Festival di Villerupt, inseguito a lungo dall’autore (anche soggettista, e sceneggiatore con Marina Polla De Luca), ambientato “in una provincia neutra e poco riconoscibile, e nato dal bisogno di raccontare l’Italia di oggi, attraverso un microcosmo familiare”.

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“Una famiglia apparentemente normale”, spiega la protagonista Sandra Ceccarelli, che nel film è sposata a un chirurgo di successo (ma fedifrago, e tormentato da un segreto professionale inconfessabile), e madre di due figli: l’adolescente Martina, alle prese con gusti sessuali ancora incerti, e il piccolo Matteo, ossessionato dalla realtà virtuale al punto di ricostruire al computer il proprio orizzonte affettivo. A rompere l’equilibrio già precario sarà il fratello del padrone di casa, Andrea (Fabio Troiano), ex tossicodipendente appena uscito da una comunità di recupero.

Stefano Dionisi, nel film il capofamiglia Vittorio, affronta un ruolo che ha subito più d’una modifica in corso d’opera, “per mettere in evidenza i sensi di colpa nei confronti degli altri protagonisti”: la moglie tradita, i figli trascurati, il fratello abbandonato al suo destino.

Nel cast, accanto a due nomi storici del cinema e soprattutto del teatro italiani come Ugo Pagliai ed Eros Pagni, Elena Bourika (vista di recente ne L’abbuffata [+leggi anche:
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di Mimmo Calopresti) interpreta con credibilità il ruolo anagraficamente lontano, ma non troppo, della quindicenne Martina.

Musicato da Louis Siciliano, Family game è stato prodotto due anni fa da Videodrome Visual Productions, Rai Cinema, Iron Production, I.D.F. Italian Dream Factory e Gianfranco Morani: sarà distribuito da Revolver il 7 marzo, in almeno cinque copie.

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