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FESTA DEL CINEMA New Cinema Network

Premiato il cinema del futuro

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Con qualche giorno d’anticipo sui premi della Festa di Roma (che saranno assegnati il prossimo 27 ottobre), New Cinema Network ha annunciato i propri vincitori nel corso di una cerimonia di premiazione presieduta dal Ministro per le Politiche Giovanili e le Attività sportive Giovanna Melandri e dal Presidente della Fondazione Cinema per Roma Goffredo Bettini.

Miglior progetto europeo è stato giudicato Bonobo Jingo del polacco Slawomir Fabicki, che ha conquistato il premio di 30.000 euro assegnato dai produttori Rosanna Seregni (Pardo d’Oro con Alla rivoluzione sulla due cavalli), Simon de Santiago e Cedomir Kolar (vincitori dell’Oscar per Mare dentro [+leggi anche:
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e No Man’s Land [+leggi anche:
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). Nella stessa categoria, due menzioni speciali hanno segnalato il francese Along the Main Road di Dominique Lienhard, e lo svizzero (ma d’ambientazione catalana) Butano di Laurent Négre.

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Il premio SIAE per il miglior progetto italiano è andato a Ritorno ad Haifa di Mohsen Melliti: il regista tunisino (ma italiano d’adozione, come dimostra l’esordio Io, l’altro prodotto e interpretato da Raoul Bova) sta lavorando a un film storico ambientato nella Palestina del 1948, all’indomani della proclamazione dello Stato d’Israele.

Guidata dal regista Saverio Costanzo (In memoria di me [+leggi anche:
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), una giuria composta da giovani filmmaker italiani (Alessandro Celli, Antonio Tosi, Daniele Riccioni, Vito Palmieri, Josè Corvaglia, Leonardo D'Agostini, Sophie Chiarello, tutti indicati dai direttori dei maggiori festival di cortometraggi) ha scelto la migliore opera prima: un riconoscimento non ad un progetto futuro (com’è nello spirito degli altri premi del New Cinema Network) ma ad un film già realizzato: l’ha vinto il francese Gérald Hustache-Mathieu con Avril [+leggi anche:
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, per “l’abilità del regista nel raccontare una storia con profonda visione cinematografica” e per “la messa in scena capace di gestire il confine tra realtà e fantasia, dove le performance tecnico-artistiche si fondono sapientemente creando nello spettatore un’intensa partecipazione emotiva”.

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