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USCITE Italia

Milani “suona” il suo disco del mondo

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In uscita il 21 settembre, Piano, solo [+leggi anche:
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riporta al cinema Riccardo Milani, dopo la parentesi televisiva seguita a Il posto dell’anima. A proprio agio nell’adattamento di opere letterarie (sin dai primi Auguri professore e La guerra degli Antò), come nella trasposizione di fatti di cronaca (che ispirarono Il posto dell’anima), il regista romano opera la sintesi di queste due vocazioni, raccontando la storia vera del jazzista Luca Flores, già protagonista del libro “Il disco del mondo – Vita breve di Luca Flores, musicista” scritto dal sindaco di Roma Walter Veltroni.

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Dalle pagine della biografia, l’idea del film, “perché il libro – racconta Riccardo Milani – ha l’intuizione di occuparsi d’un ragazzo insieme normale e straordinario”: un talento purissimo del pianoforte, ma soprattutto un uomo fragile, profondamente segnato dall’infanzia africana al seguito del padre geologo, e dal senso di colpa per la morte della madre. Finché il disagio psichico non lo conduce al drammatico suicidio, nel 1995, alla vigilia del quarantesimo compleanno.

Piano, solo (dal pezzo di Sergej Rachmaninov eseguito in apertura) non vuol essere un film “sul jazz, ma su un uomo che col pianoforte parlava agli altri”. Milani (anche sceneggiatore insieme a Ivan Cotroneo, Claudio Piersanti e Sandro Petraglia) si concentra sulla persona, più che sul musicista, con “un senso della misura, e un’etica, indispensabili per una storia tanto dolorosa”. Al punto che “per la prima volta rinuncio quasi del tutto ai toni da commedia dei miei primi film”. Un senso di responsabilità, verso la memoria di Luca Flores e nei confronti della famiglia (che ha partecipato attivamente alle riprese), che ha investito anche i protagonisti, dal “padre” Michele Placido alla “fidanzata” Jasmine Trinca, ai “fratelli” Paola Cortellesi, Corso Salani e Mariella Valentini.

Ma è soprattutto il protagonista Kim Rossi Stuart, alle prese con la schizofrenia come nel lontano Senza pelle, a sentire l’emozione di prestare il proprio volto e i propri gesti al vero Luca Flores: “il traino emotivo che m’ha convinto a girare il film è stato leggere le sue lettere, vedere i filmini amatoriali girati in famiglia o ai concerti”. E proprio uno di quegli home-movies chiude Piano, solo su una nota di commozione, riunendo nei fotogrammi sgranati del Super-8 tutti i componenti della famiglia Flores: quelli che non ci sono più, e quelli che dolorosamente continuano a ricordarli.

Coproduzione italo-francese (Palomar e Rai Cinema con Hugo Films), il nuovo film di Riccardo Milani sarà nelle sale italiane dal prossimo 21 settembre, in 130 copie, distribuito da 01 Distribution.

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