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CANNES 2006 Industria

Black box: un thriller finanziario all’Atelier

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Sei registi europei sono tra i 18 selezionati per la seconda edizione dell’Atelier del Festival de Cannes. Diretta dalla Cinéfondation, la manifestazione organizza incontri tra registi e produttori per facilitare la produzione dei progetti. Tra i fortunati del 2006, il francese Fabrice Génestal (Le Squale - 2000) sbarcherà sulla Croisette con la sceneggiatura di Black box, scritta insieme a Paul Besson - Agnès Caffin e ambientata nell’universo degli hedge funds, i fondi speculativi ad alto rischio. Prodotto da Ciné Nominé per un budget di 7,8 milioni di euro, compresa una promessa di anticipo sull’incasso del Centre National de la Cinématographie (CNC), il thriller finanziario dovrebbe essere interpretato da Romain Duris, Marie Gillain e Gilbert Melki, con il primo nel ruolo di un giovane specialista dei mercati che applica un modello rivoluzionario di previsioni inventato da un meteorologo.

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Il vecchio continente sarà anche rappresentato dal belga Bernard Bellefroid e dal suo progetto La régate, prodotto dai fratelli Dardenne con la loro società Les Films du Fleuve. Il copione racconta la relazione problematica tra un quindicenne e il padre nella banlieue. Lavorano nello stesso supermercato fino a che il padre non viene licenziato. Il loro rapporto si inasprisce e per sfuggire alla vita quotidiana il figlio ha una sola ossessione: vincere il campionato belga di canottaggio.
Saranno a Cannes anche lo spagnolo Luiso Berdejo (progetto prodotto da Versus Entertainment), il croato Goran Rusinovic, il rumeno Cristi Puiu (vincitore l’anno scorso al Certain Regard) e l’elvetica Ursula Meier (candidata nel 2004 per il miglior film svizzero dell’anno con Des épaules solides). Da notare infine la presenza di progetti di registi da tutte le parti del mondo e delle produzioni francesi come Mange, ceci est mon corps dell’haitiano Michelange Quay, una produzione Films à Un Dollar interpretata da Sylvie Testud.

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(Tradotto dal francese)

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