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PRODUZIONE Francia

Gourmet e Caravaca militari in Algeria

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Con il regista Costa Gavras e i fratelli Dardenne implicati nella produzione, Mon Colonel, opera prima di Laurent Herbiet si annuncia come un film militante. Il contesto? L’Algeria del 1956, e più precisamente l'esercito francese e le conseguenze sanguinarie della guerra. Interpretato da Olivier Gourmet e Eric Caravaca, Mon Colonel è l'adattamento dell'omonimo romanzo di Francis Zamponi pubblicato nel 1999 e incentrato sul percorso del giovane luogotenente Guy Rossi, uno studente di giurisprudenza catapultato nel conflitto algerino ai comandi di un colonnello, Raoul Duplan (Olivier Gourmet), che ha come motto, "né pacificazione, né mantenimento dell'ordine, faccio la guerra". Assoggettato a questo personaggio, Rossi (Eric Caravaca) non si renderà conto della sua metamorfosi ("mi sorprendo a ragionare da militare e sempre meno da civile") e della portata delle sue azioni inserite in una logica implacabile tendente al peggio, in particolare alla tortura. Un racconto che evoca anche il destino degli uomini semplici intrappolati dal cinismo delle decisioni politiche e dal confronto tra la coscienza morale e l'intransigenza della gerarchia militare.

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Affermatosi come assistente alla regia (Palais royal!, Pas sur la bouche...), Laurent Herbiet, il cui padre ha partecipato alla guerra d'Algeria, può contare su una coproduzione franco-belga. Prodotto all'88% dalla società francese KG Productions e Distribution (guidata da Costa Gavras e sua moglie Michèle Ray-Gavras) e coprodotto da Les Films du Fleuve, Mon colonel ha ricevuto 430.000 euro dal fondo Eurimages e 325 000 euro dal fondo regionale région Ile-de-France. Inoltre, ha ricevuto l'anticipo sull'incasso dal Centre National de la Cinématographie (CNC). Il film sarà girato da metà febbraio per 5 settimane a Parigi e nella regione della capitale e in aprile altre 5 settimane in Algeria, nelle regioni di Guelma e Kherrata.

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(Tradotto dal francese)

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