email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

VENEZIA 2005 Concorso

Un thriller dell'anima per Faenza

di 

"E' solo una sbandata!" urla Olga alla sua migliore amica. Un'illusione, la speranza che nasconde la disperazione di una donna umiliata, nel primo di quei giorni dell'abbandono che sembrano non finire mai.

Tratto dal libro omonimo di Elena Ferrante, I giorni dell'abbandono racconta di Olga (Margherita Buy), una quarantenne con un tranquillo menage familiare, che viene improvvisamente lasciata dal marito (Luca Zingaretti) per una giovane donna. Lui non è un mostro, ma solo un uomo che ha smesso di amare. Olga, rimasta sola con i due figli, dopo un periodo di stupore e incredulità, precipita nella disperazione, fino a sfiorare la follia.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Roberto Faenza, sessantenne torinese con una dozzina di film al suo attivo, molti dei quali di diretta ispirazione letteraria, ha portato in Concorso al festival di Venezia un "thriller dell'anima" tutto dalla parte della protagonista, interpretata da una Margherita Buy che esprime con passione tutto il percorso infernale della donna, fino alla rinascita.
Il film ha ricevuto una fredda accoglienza da parte della stampa presente alla proiezione, per colpa forse di una sceneggiatura non sempre fluida (dello stesso Faenza) e una regia senza guizzi. Ma il film, che esce nelle sale italiane il 16 settembre, potrà raccogliere consensi presso un pubblico non giovanissimo e soprattutto femminile.

Prodotto da Elda Ferri per Jean Vigò e Medusa, I giorni dell'abbandono è stato girato a Torino in 8 settimane ed è costato 4,2 milioni di euro. "Un budget relativamente basso, ma piuttosto alto in termini di prevendite. Siamo tranquilli perché è completamente coperto dalle vendite televisive", dice Ferri. " E' una storia italiana ma il tema è universale, potrebbe realizzare un buon successo all'estero". Nel cast appare il musicista serbo Goran Bregovic, che firma anche la colonna sonora.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy