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FESTIVAL Spagna

Tapas e Heroína: da Malaga a Montreal

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Tapas di José Corbacho e Juan Cruz, e Heroína di Gerardo Herrero sono le due pellicole spagnole presenti nella Selezione Ufficiale del Montreal World Film Festival (26 agosto - 5 Settembre).

Tapas, debutto registico di José Corbacho e Juan Cruz, mischia dramma, umorismo e critica sociale in una storia che incrocia le vite degli abitanti di Santa Eulàlia, nella periferia suburbana di Barcellona. Alcuni personaggi si incontrano in un bar di tapas gestito da Lolo (Ángel de Andrés López), che è stato abbandonato dalla moglie (Amparo Moreno). Grazie al suo cuoco cinese (Alberto Jo Lee), Lolo si aprirà al mondo fuori del suo bar. Raquel (Elvira Mínguez) è una quarantenne solitaria che ha una relazione virtuale con il ventenne César (Rubén Ochandiano), mentre un amico di César, Opo (Darío Paso), compra ecstasy da Doña Conchi (María Galiana). La donna, in pensione, traffica droga per soddisfare i capricci del marito (Alberto De Mendoza), che ha una malattia terminale. ll titolo de film si riferisce sia alle tipiche tapas spagnole che ad un gioco di parole sul verbo "tapar" (coprire), poiché tutti i personaggi nascondono qualcosa nelle proprie vite.
Prodotto da Castelao Productions e Tusitala, Tapas è stato il grande trionfatore allo scorso Malaga Film Festival, vincendo il Biznaga d'oro per il miglior film, il Biznaga d'argento per la miglior attrice (Elvira Minués) e il premio del pubblico "Diario Sur". Ma il tono tragicomico della pellicola ha conquistato anche gli spettatori. Il film, uscito in Spagna il 13 maggio, è divenuto presto uno dei maggiori successi locali nel box office spagnolo (oltre 2,7 milioni di euro), insieme a Habana Blues e Reinas.

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Premiato anch'esso a Malaga con il Biznaga d'argento per il miglior regista (Gerardo Herrero), e il Biznaga d'argento per la miglior sceneggiatura (Ángeles González Sinde), Heroína racconta la storia di Pilar (Adriana Ozores), madre che scopre che il figlio Fito (Javier Pereira) è tossicodipendente. Dopo un momento d'incredulità, vergogna e silenzio, Pilar riunisce gli altri parenti e dà inizio ad una lunga e dura battaglia contro il traffico di droga. Il film è ispirato alla storia vera di Carmen Avendaño, fondatrice dell'associazione 'Érguete', che riuscì a scoprire e portare davanti ai giudici alcuni spacciatori galiziani e i loro complici.
Interamente girata in Galizia, questa produzione di Tornasol Films e Continental Producciones fa parte della sezione "Rebeldes e insumisas" (Ribelli e non sottomessi) del prossimo San Sebastian Film Festival, sezione dedicata all'evoluzione sociale delle donne.

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(Tradotto dall'inglese)

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