email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

FESTIVAL Spagna

16 film europei a San Sébastien

di 

Nonostante gli omaggi del Festival di Donostia-San Sebastian (15-23 Settembre) ai registi americani Robert Wise e Abel Ferrara è l'Europa a dominare la selezione ufficiale della manifestazione basca, con ben 16 (co)produzioni in concorso per la Concha d'oro.

La Spagna sarà presente con sei film. Il 15 settembre aprirà il festival Obaba, il film che segna il ritorno di Montos Armendáriz a San Sébastian. Il regista, che ha vinto la Concha d'argento nel 1986 con 27 Heures e quella d'oro nel 1990 con Lettres de Alou presenta quest'anno l'adattamento del libro "Obaba" di Bernardo Atxaga. Con Pilar López de Ayala, Juan Diogo Botto e Bárbara Leen, il film dovrà dividere l'attenzione della giuria e del pubblico con altre due coproduzioni (El Aura - cf. making of - dell'argentno Fabian Bielinsky e La vida de Juanita Narboni della marocchina Farida Benlyazid) e con altri tre film di giovani registi spagnoli: Sud Express di Chema de la Peña e Gabriel Velásquez, Malas Temporadas di Manuel Martín Cuenca e 7 Virgenes di Alberto Rodríguez.
Regno Unito e Franca presentato due film ciascuno: le produzioni inglesi Tideland di Terry Gilliam e A Cock and Bull Story di Michael Winterbottom; e le produzioni d'oltralpe Entre ses mains di Anne Fontaine e Je ne suis pas là pour être aimé di Stéphane Brizé. Dalla Slovenia arriva Odgrobadogroba (Gravehopping) di Jan Cvitkovic, dalla Danimarca Bang Bang Oranguang di Simon Staho, dalla Repubblica Ceca Stesty (Something like happiness) di Bohdan Sláma, mentre il tedesco Andreas Dresen presenterà Sommer Vorm Balkon (Summer from Balcony). I non europei della selezione ufficiale sono Sunflower di Zhang Yang (Cina), Iluminados del fuego di Tristán Bauer (Argentina) e April Show di Hur Jin-Ho (Corea del sud).

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

5 dei film già menzionati (El Aura, Je ne suis pas là pour être aimé, Malas Temporadas, Gravehopping e Something like happiness) sono in corsa per il premio Altadis - nuovi registi. Al riconoscimento di 90.000 euro aspirano anche i film Agua con Sal di Pedro Pérez Rosado (Spagna), Alex di José Alcalá (Francia), Aupa Etxebeste! di Telmo Esnal e Asier Altuna (Spagna), Dreaming Lhasa di Sarin Ritu e Sonam Tenzing (India - Regno Unito), Someone else's happiness di Fien Troch (Belgio), The Forbidden Chapter di Fariborz Kamkari (Iran - Italia), The Cave of the Yellow Dod di Bymbasuren Davaa (Germania), L'Iceberg di Fiona Gordon, Dominique Abel e Bruno Romy (Belgio), The Master di Piotr Trzaskalski (Polonia), Sauf le respect que je vous dois di Fabienne Godet (Francia), You bet your life di Antonin Svodoba (Austria), Stoned di Stephen Wooley (Regno Unito), e El taxista di Jo Sol.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy