19/07/2022 - Maestro delle commedie intelligenti, Pierre Salvadori firma un film rinfrescante, tenero e fantasioso su un gruppo di pre-adolescenti trasformati in guerriglieri ecologici

(sx-dx) Mathys Clodion-Gines, Aymé Medeville, Redwan Sellam, Colombe Schmidt e Paul Belhoste in La Petite Bande

"Saresti pronto a spingerti oltre per salvare la natura?", "Daremo fuoco alla fabbrica". Pensavate di immergervi in un film sull'attivismo ecologico, alla Night Moves? Bene, ricredetevi, perché se la protezione dell'ambiente è chiaramente più di un tema di fondo in La Petite Bande [+leggi anche:
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scheda film], solo per citare alcuni dei suoi film) ha sempre messo tutto ciò che è umano e lo stare insieme al centro del suo lavoro. La sua ultima opera è in linea con questo ideale cinematografico, costellato di complicazioni sempre divertenti (andare d'accordo con gli altri non è sempre facile e le motivazioni di una persona non sono necessariamente le stesse di un'altra), ma questa volta il regista ha aggiunto un sfida ulteriore (che vince in pieno): mettere al centro della sua storia un gruppo di pre-adolescenti di circa 12 anni.

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Nel cortile di una scuola di una piccola città immersa nella macchia verdeggiante della Corsica bagnata dal sole estivo, Fouad (Mathys Clodion-Gines), Antoine (Aymé Medeville), Cat (Colombe Schmidt) e Sami (Redwan Sellam) stanno discutendo di una presentazione sull'inquinamento che hanno ascoltato in classe. Per inciso, da qualche anno nel fiume locale è vietata la balneazione a causa degli scarichi di una fabbrica. Motivati da un malinteso fanfarone (che nasconde un segreto), rafforzato da sentimenti non detti e dall'effetto del gruppo, i nostri quattro eroi decidono di dare fuoco all'edificio. Naturalmente, il compito è più facile a dirsi che a farsi ma, collettivamente, la piccola banda sviluppa alcune sorprendenti (e comiche) risorse di immaginazione e ingegnosità. Tuttavia la missione va storta e il nostro quartetto si ritrova intrappolato in un circolo vizioso di azioni illegali sempre più gravi con ospite a sorpresa il boss della fabbrica (Laurent Capelluto), un quinto giovane ladro, Aimé (Paul Belhoste) che si unisce ai "Ninja verdi", e un dissenso crescente che minaccia la solidarietà del gruppo proprio mentre la polizia comincia a mettersi sulle loro tracce...

Perfettamente interpretato, e ritratto molto accurato di cinque giovani personalità molto diverse fra loro (dal figlio di un poliziotto al figlio di un detenuto, dal figlio di un impiegato alla figlia di un manager, dal pauroso al coraggioso, compreso lo studente bullizzato che sogna di essere un supereroe, ecc.), La Petite Bande è un film rinfrescante che piacerà a tutto il pubblico. Al contempo classica storia d'avventura per bambini (capanne, binocolo, kayak, bicicletta, amicizia, amori delicati o contenuti, ecc.), commedia divertente ricca di trovate (l’efficace sceneggiatura è scritta dal regista con Benoît Graffin), trasposizione dell'universo delle fiabe (con la fortezza del malvagio mostro inquinante presa d'assalto dai cavalieri) e film universale che veicola tutti i valori positivi derivanti dal desiderio di stare insieme, senza dimenticare la duplice dimensione ecologica (resistenza al degrado industriale e immersione nella natura selvaggia), il nuovo film di Pierre Salvadori è fresco e meraviglioso, come il semplice desiderio di essere felici.

Prodotto da Les Films Pelléas e coprodotto da France 2 Cinéma, La Petite Bande è venduto Wild Bunch International.

(Tradotto dal francese)