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KARLOVY VARY 2022 Proxima

Recensione: Fools

di 

- Il regista polacco Tomasz Wasilewski torna con un altro film su un amore complicato che mostra una notevole abilità tecnica, ma con una struttura problematica

Recensione: Fools
Dorota Kolak e Łukasz Simlat in Fools

Sei anni dopo aver vinto l'Orso d'argento per la migliore sceneggiatura alla Berlinale con United States of Love [+leggi anche:
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, il regista polacco Tomasz Wasilewski torna con il suo quarto lungometraggio, Fools [+leggi anche:
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, che è stato presentato in anteprima mondiale nel concorso Proxima di Karlovy Vary. Il regista affronta ancora una volta il tema di un amore difficile verso la sua fine, con un notevole contributo dei suoi attori protagonisti e soprattutto del direttore della fotografia Oleg Mutu. Tuttavia, la decisione di strutturare il film attorno a una rivelazione dell'ultimo minuto è un grossa trappola.

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Fools si apre con una scena d'amore che sarebbe potuta essere esplicita se la telecamera non fosse stata così vicina ai due corpi, posizionata in cima al letto. Ma i suoni appassionati dell'amore non lasciano dubbi sulla vicinanza fisica tra la sessantenne Marlena (Dorota Kolak, di United States of Love) e del quarantenne Tomasz (Łukasz Simlat, anche lui del precedente film di Wasilewski, ma visto più di recente in Corpus Christi [+leggi anche:
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).

Vivono in un appartamento che sembra essere nello stesso edificio del reparto maternità dove lavora Marlena – non è chiaro se sia un'ostetrica o un'infermiera. Il luogo è situato tra le dune di sabbia di un mare scuro e costantemente tumultuoso, che si presume sia la costa baltica della Polonia. Anche il ristorante in cui cenano sembra essere situato nello stesso edificio. Chiaramente il luogo è metaforico, una sorta di mondo parallelo con regole simili, ma non esattamente uguali alle nostre.

La relazione tra Marlena e Tomasz è messa a dura prova quando lei decide di portare il figlio malato e costretto a letto Mikołaj (Tomasz Tyndyk) a vivere con loro, contro la volontà del marito. Tuttavia, l'entità della sua amarezza e il tipo di domande che pone a Marlena confondono lo spettatore. È plausibile che potrebbero esserci problemi irrisolti e che la presenza di suo figlio potrebbe rappresentare una minaccia per Tomasz, ma ciò che sta accadendo è semplicemente troppo intenso per essere solo questo. C'è anche la figlia lontana di Marlena, Magda (Katarzyna Herman), che entra ed esce dal film, e che dimostra una rabbia inspiegabile verso sua madre.

Poiché la comprensione da parte dello spettatore del comportamento dei personaggi dipende da una rivelazione che arriva nell'ultima scena, Fools è un'esperienza estremamente frustrante. Il fatto che la presenza di Mikołaj nel film sia principalmente trasmessa attraverso i suoi lamenti, gemiti o urla apparentemente ininterrotti rende il tutto ancora più difficile.

Ma se il pubblico non abbandona il film, sarà per le vette tecniche e artistiche che raggiunge nella fotografia e nella scenografia, piuttosto che per la curiosità verso la trama. L'immagine widescreen estrema (un formato 3.10:1 che Wasilewski e Mutu avrebbero ideato appositamente per Fools) fa sembrare i protagonisti effettivamente imprigionati, rafforzando la sensazione di isolamento inizialmente introdotta dal luogo e ulteriormente sviluppata attraverso le strane relazioni dei personaggi. Inoltre, nell'appartamento di Marlena, ogni stanza ha un motivo diverso sulle pareti, ma sempre in tonalità fredde, grigio-azzurre.

Mutu eccelle nell'utilizzo di questo formato e degli interni, con un effetto particolarmente impressionante che ottiene con le carrellate: viene da chiedersi come un campo così ristretto possa avere una tale profondità.

La mancanza di musica è compensata da un sound design ricco e altamente dinamico, ma questa alternanza tra silenzio quasi completo e rumori forti a volte sembra solo aumentare l'aspetto frustrante dell'esperienza visiva.

Fools è prodotto dalla polacca Extreme Emotions, e New Europe Film Sales detiene i diritti internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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