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LOCARNO 2022 Concorso / Fuori Concorso

La 75ma edizione del Locarno Festival si presenta come “un nuovo inizio”

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- Due opere prime e un folto numero di lungometraggi europei di giovani registi e nomi noti in lizza per il Pardo d’oro della 75ma edizione del Locarno Film Festival

La 75ma edizione del Locarno Festival si presenta come “un nuovo inizio”
Human Flowers of Flesh di Helena Wittmann (© Fünferfilm/Shellac)

Dal 3 al 13 agosto si svolgerà la 75ma edizione del Locarno Film Festival, un anniversario vissuto come un “ideale nastro di partenza” dal direttore Giona A. Nazzaro, al suo secondo anno alla testa della kermesse svizzera, e dal suo team. Il cinema, vissuto come “il cuore del nostro fare e del nostro esserci, mentre tutto cambia”, per riprendere le parole di Nazzaro, si trasforma in ancora alla quale aggrapparsi per guardare alla complessità del futuro con una certa serenità. Particolarmente celebrati quest’anno i giovani registi con un numero cospicuo di primi film: 19 in totale, 2 nel Concorso internazionale, 3 in Piazza Grande e ben 12 su 15 nel Concorso cineasti del presente che competono per il premio Opera Prima.

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I film in programma quest’anno saranno ben 226 fra i quali 105 prime mondiali e 3 prime internazionali. Fra i personaggi omaggiati durante quest’edizione anniversario la regista statunitense Kelly Reichardt (Pardo d’onore 2022), una delle voci più originali ed indipendenti del cinema americano contemporaneo. Il Pardo alla carriera di questa 75ma edizione sarà invece dedicato all’immenso cineasta franco-greco Costa-Gavras. Il Lifetime Achievement Award andrà all’attore Matt Dillon, mentre il produttore statunitense Jason Blum riceverà il Premio Raimondo Rezzonico. Una delle novità di quest’anno è il lancio del Locarno Green Project le cui iniziative comprendono il Pardo Verde WWF che sarà attribuito ad un’opera in concorso che riflette una tematica ecologica e il Green Film Fund in sostegno a film che affrontano questioni ambientali (leggi la news).

I 17 film del Concorso internazionale comprendono un numero cospicuo di opere prime e film di giovani registi al loro secondo o terzo lungometraggio. I debuttanti di quest’anno sono lo svizzero Valentin Merz e il suo De noche los gatos son pardos [+leggi anche:
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intervista: Valentin Merz
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, sorta di intrigante poliziesco che si sviluppa attorno alle riprese di un film libertino, e la coproduzione fra Belgio, Francia e Costarica Tengo sueños eléctricos [+leggi anche:
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intervista: Valentina Maurel
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, pittoresco ritratto familiare della regista costaricana formatasi in Belgio Valentina Maurel. L’Italia sarà quest’anno presente con due coproduzioni di registi al loro terzo lungometraggio: Gigi la legge [+leggi anche:
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intervista: Alessandro Comodin
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 (Italia/Francia/Belgio) di Alessandro Comodin (Pardo d’oro nel concorso Cineasti del presente 2011 con L’estate di Giacomo [+leggi anche:
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), documentario su suo zio poliziotto di campagna e Il pataffio [+leggi anche:
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 (Italia/Belgio) di Franco Lagi, una storia tragicomica su un gruppo di contadini e signori decaduti in un Medioevo marcato da una fame da lupi. Numerosi anche i film francesi fra produzioni e coproduzioni, fra questi Stella est amoureuse [+leggi anche:
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intervista: Sylvie Verheyde
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 di Sylvie Verheyde (seguito del suo film precedente Stella [+leggi anche:
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del 2008) con Marina Foïs, Benjamin Biolay e Flavie Delangle che segue le peripezie di un’adolescente di 16 anni e il thriller politico Bowling Saturne [+leggi anche:
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intervista: Patricia Mazuy
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 di Patricia Mazuy (Francia/Belgio). Coprodotto con la Francia anche Human Flowers of Flesh [+leggi anche:
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intervista: Helena Wittmann
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, secondo lungometraggio della tedesca Helena Wittmann che mette in scena le ricerche di Ida sul mondo chiuso della Legione straniera, Tommy Guns [+leggi anche:
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intervista: Carlos Conceição
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 del regista portoghese nato in Angola Carlos Conceição sulla fine della guerra coloniale nella sua terra natale, il film erotico che ha come protagonista una giovane avvocata interessata ai diritti delle donne Rule 34 [+leggi anche:
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 della regista portoghese Julia Murat (Brasile/Francia) e la coproduzione fra Libano, Iraq e Francia Tales of the Purple House [+leggi anche:
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del regista franco iracheno Abbas Fahdel. L’Austria e la Germania sono invece presenti rispettivamente con due e un film: Serviam – I Will Serve [+leggi anche:
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intervista: Ruth Mader
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 di Ruth Mader, storia incentrata su un collegio cattolico frequentato dall’élite austriaca e capitanato da una dinamica badessa, Matter Out of Place [+leggi anche:
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intervista: Nikolaus Geyrhalter
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 di Nikolaus Geyrhalter, documentario sul problema dei rifiuti e sui disperati sforzi intrapresi per risolverlo e Piaffe [+leggi anche:
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intervista: Ann Oren
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dell’artista e regista tedesca Ann Oren. Fra i film europei in Concorso internazionale da notare anche la coproduzione belgo-russa Fairytale [+leggi anche:
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 di Aleksandr Sokurov e Sermon to the Fish [+leggi anche:
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(Azerbaigian/Messico/Svizzera/Gran Bretagna/Turchia) dell’azero formatosi con Béla Tarr Hilal Baydarov.

Nove film su dieci, anche le produzioni e coproduzioni europee nella sezione parallela Fuori Concorso. Tra queste ritroviamo lo svizzero Erica Jong – Breaking the Wall [+leggi anche:
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intervista: Kaspar Kasics
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 di Kaspar Kasics che mette in scena la vita della scrittrice newyorchese Erica Jong che con il suo best seller Fear of Flying del (1973) ha spinto a riflette sulla sessualità in modo decisamente innovativo, la coproduzione tra Svizzera e Francia La dérive des continents (au Sud) [+leggi anche:
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intervista: Lionel Baier
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di Lionel Baier, presentato in prima mondiale al Festival di Cannes 2022, LOLA [+leggi anche:
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intervista: Andrew Legge
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, opera prima di Andrew Legge (Irlanda/Gran Bretagna), un film dai toni fantascientifici che mette in scena due sorelle fuori dal comune, la coproduzione tra Francia e Svizzera Nuit obscure - Feuillets sauvages (les brûlants, les obstinés) [+leggi anche:
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di Sylvain George, documentario sulla complessa situazione migratoria europea, il portoghese Objectos de luz [+leggi anche:
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di Acácio de Almeida e Marie Carré, la coproduzione tra Portogallo e Francia Where Is This Street? Or With No Before or After [+leggi anche:
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di João Pedro Rodrigues e João Rui Guerra da Mata, un impressionante e personale ritratto di Lisbona, l’italiano Prisma (Episodio 1 e 2) di Ludovico Bessegato sull’adolescenza, il documentario Prologos [+leggi anche:
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del regista scomparso Mantas Kvedaravičius (Lituania/Grecia) il cui protagonista è un misterioso scrittore sudanese residente in Grecia e il finlandese W [+leggi anche:
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intervista: Anna Eriksson
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 di Anna Eriksson, un lungometraggio sorprendente e accattivante dominato da personaggi misteriosi che cercano di cambiare l’ordine stabilito.

I film selezionati:

Concorso

DeclarationMahesh Narayanan (India)
Sermon to the Fish [+leggi anche:
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Hilal Baydarov (Azerbaigian/Messico/Svizzera/Gran Bretagna/Turchia)
Bowling Saturne [+leggi anche:
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intervista: Patricia Mazuy
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Patricia Mazuy (Francia/Belgio)
De noche los gatos son pardos [+leggi anche:
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intervista: Valentin Merz
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Valentin Merz (Svizzera)
Gigi la legge [+leggi anche:
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intervista: Alessandro Comodin
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 – Alessandro Comodin (Italia/Francia/Belgio)
Tales of the Purple House [+leggi anche:
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Abbas Fahdel (Libano/Iraq/Francia)
Human Flowers of Flesh [+leggi anche:
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intervista: Helena Wittmann
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Helena Wittmann (Germania/Francia)
Il pataffio [+leggi anche:
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 – Francesco Lagi (Italia/Belgio)
Matter Out of Place [+leggi anche:
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intervista: Nikolaus Geyrhalter
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 – Nikolaus Geyrhalter (Austria)
Tommy Guns [+leggi anche:
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intervista: Carlos Conceição
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Carlos Conceição (Portogallo/Francia/Angola)
Piaffe [+leggi anche:
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intervista: Ann Oren
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 – Ann Oren (Germania)
Rule 34 [+leggi anche:
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Julia Murat (Brasile/Francia)
Serviam – I Will Serve [+leggi anche:
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intervista: Ruth Mader
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Ruth Mader (Austria)
Fairytale [+leggi anche:
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 – Aleksandr Sokurov (Belgio/Russia)
Stella est amoureuse [+leggi anche:
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intervista: Sylvie Verheyde
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Sylvie Verheyde (Francia)
Stone TurtleMing Jin Woo (Malesia)
Tengo sueños eléctricos [+leggi anche:
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intervista: Valentina Maurel
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Valentina Maurel (Belgio/Francia/Costarica)

Fuori concorso

Candy LandJohn Swab (Stati Uniti)
Erica Jong – Breaking the Wall [+leggi anche:
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Kaspar Kasics (Svizzera)
La dérive des continents (au Sud) [+leggi anche:
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intervista: Lionel Baier
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Lionel Baier (Svizzera/Francia)
LOLA [+leggi anche:
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intervista: Andrew Legge
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Andrew Legge (Irlanda/Gran Bretagna)
Nuit obscure - Feuillets sauvages (les brûlants, les obstinés) [+leggi anche:
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Sylvain George (Francia/Svizzera)
Objectos de luz [+leggi anche:
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Acácio de Almeida, Marie Carré (Portogallo)
Where Is This Street? Or With No Before or After [+leggi anche:
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João Pedro Rodrigues, João Rui Guerra da Mata (Portogallo/Francia)
Prisma (Episodio 1 e 2) – Ludovico Bessegato (Italia)
Prologos [+leggi anche:
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Mantas Kvedaravičius (Lituania/Grecia)
W [+leggi anche:
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intervista: Anna Eriksson
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 – Anna Eriksson (Finlandia)

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