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CANNES 2022 Concorso

Recensione: Nostalgia

di 

- CANNES 2022: Mario Martone introduce un ulteriore quadrante della mappa cinematografica di Napoli con un film sulla necessità di ricucire il proprio distacco fisico dalle altre persone

Recensione: Nostalgia
Pierfrancesco Favino in Nostalgia

L’unica volta nel concorso ufficiale del Festival di Cannes di Mario Martone risale al 1995, con lo splendido Lamore molesto, tratto dal romanzo di Elena Ferrante, nel quale una donna torna a casa, a Napoli, per la morte della madre. Oggi il regista napoletano introduce un ulteriore quadrante della mappa cinematografica della sua città con Nostalgia [+leggi anche:
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intervista: Mario Martone
intervista: Pierfrancesco Favino
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, tratto dal romanzo omonimo di Ermanno Rea, circoscrivendo l’azione ad un singolo quartiere, il Rione Sanità (quello della commedia di Eduardo De Filippo, Il sindaco del Rione Sanità [+leggi anche:
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intervista: Mario Martone
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, portato al cinema nel 2019 da Martone).

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È ancora una riapparizione, con tutte le possibili implicazioni simboliche dell’Ulisse omerico.  Dopo quarant'anni trascorsi fra Medio Oriente e Africa, Felice Lasco (Pierfrancesco Favino) torna a Napoli, nel Rione Sanità. Al Cairo è diventato un imprenditore edile di successo, è ricco e ha una moglie che lo ama. A Napoli ritrova la madre (Aurora Quattrocchi), che è ormai molto anziana. Lo vediamo accudirla, lavarla, vestirla con la dedizione di un sacerdote che celebra un rito sacro. Felice si aggira per i vicoli del quartiere, ha dimenticato come si è parla la lingua napoletana, ma alla moglie, al telefono, dice che dopo 40 anni “è rimasto tutto incredibilmente uguale”.  Suoni, colori, odori, violenza. Nei suoi ricordi, che Martone visualizza con rapidi flashback, esploriamo un’adolescenza segnata da corse in moto, risse, scippi e furti commessi con un amico fraterno, Oreste.

Quando la madre muore, antichi legami e cicatrici riemergono con prepotenza. Don Luigi (Francesco Di Leva), un sacerdote che combatte la camorra sottraendo i ragazzi alla strada attraverso lo sport e la musica, e al quale Felice si confessa, vorrebbe che lui ripartisse subito per l’Egitto e si lasciasse il passato alle spalle. Ma Felice vuole incontrare a tutti i costi quell’Oreste Spasiano (Tommaso Ragno), che nel frattempo è diventato lo spietato boss del quartiere. Con quell’uomo, prigioniero del suo stesso ruolo di “malommo”, Felice condivide un segreto, che lo ha fatto fuggire 40 anni prima e oggi potrebbe annientare entrambi.

Un quartiere come terreno su cui esercitare la nostalgia (nóstos ‘ritorno’ + algìa ‘dolore’), una malattia divorante, come nel Nostalghia del grande Andrej Tarkovskij (premiato a Cannes nel 1983). È il luogo dove ricucire il proprio distacco fisico dalle altre persone. Felice deve riparare alla sua precedente fuga da sé e come il viandante di Nietzsche, rifiuta le illusioni protettive di una esistenza orientata nel futuro e accetta la cecità del suo destino. Come recita la frase di Pier Paolo Pasolini in esergo al film, la coscienza sta nella nostalgia. E chi non si è perso non ne possiede.

Pierfrancesco Favino è alla sua massima intensità, Francesco Di Leva come sempre magnifico, Tommaso Ragno un po’ perso nel personaggio alla Kurtz di Cuore di tenebra. Bella la scelta della musica, dai vecchi Tangerine Dream a Ya Abyad Ya Eswed di Cairokee.

Nostalgia è produzione italo-francese di Picomedia e Mad Entertainment, in associazione con Medusa Film, in coproduzione con Rosebud Entertainment Pictures, con il contributo del Ministero della Cultura. Le vendite internazionali sono curate da True Colours e arriva nelle sale italiane con Medusa Film oggi 25 maggio.

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Photogallery 24/05/2022: Cannes 2022 - Nostalgia

46 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Mario Martone, Pierfrancesco Favino, Francesco Di Leva, Artem Tkachuck, Emanuele Palumbo, Sofia Essaïdi, Aurora Quattrocchi, Tommaso Ragno, Nello Mascia
© 2022 Fabrizio de Gennaro for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it

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