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CANNES 2022 Concorso

Recensione: Crimes of the Future

di 

- CANNES 2022: Il ritorno al cinema di David Cronenberg è uno sguardo inquietante su un futuro in cui gli esseri umani hanno raggiunto una nuova fase evolutiva

Recensione: Crimes of the Future
Viggo Mortensen in Crimes of the Future

Quando non vedi smartphone o computer di alcun tipo, sai che qualcosa sta succedendo. E poi c'è il cast, tutti che parlano inglese ma mai con lo stesso accento. E che dire dell'aura gotico-mediterranea di onde perlacee che lambiscono l'architettura giallo sporco? La stranezza o l'inquietudine nel cinema non riguardano mai solo la trama o il nucleo narrativo: può essere una particolare atmosfera, che soffia una brezza che dovrebbe farti sentire un po' male.

Il nuovo film in concorso a Cannes del maestro canadese David Cronenberg, Crimes of the Future [+leggi anche:
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, suo primo lungometraggio in otto anni, è carico di questa roba, e il tutto è in perfetta armonia con le sue idee. L'argomento è l'evoluzione e il futuro, ma forse quello che gli riesce meglio in questo film è evitare concetti contemporanei come il metaverso e l'intelligenza artificiale. Si tratta piuttosto di progresso evolutivo, e non è sorprendente per questo regista, della realtà grezza e materiale del corpo. È stata l'evoluzione a renderci umani, perfezionandoci dalle prime forme di uomo a quella che Yuval Noah Harari chiama la Rivoluzione Cognitiva. E nel film Cronenberg si chiede perché la fase successiva non dovrebbe far presagire che diventeremo una specie completamente nuova.

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Tutto ciò è concentrato attraverso la storia deliziosamente pulp di un artista performativo e della sua musa ispiratrice, collegati a una rete di figure oscure in lotta per il potere. Saul Tenser (Viggo Mortensen) è un uomo in grado di sviluppare nel suo corpo nuovi organi sconosciuti e sfrutta questo strano dono per far carriera nel mondo dell'arte, dove li svela a un pubblico dal vivo e alla moda con l'aiuto di una macchina per dissezione telecomandata. Gli organi liberati, simili a cuori e fegati, ma a forma più che altro di rare creature marine, vengono quindi imbottigliati ed etichettati, affinché tutti possano guardarli a bocca aperta come un vero oggetto d'arte. Caprice (Léa Seydoux), un ex chirurgo traumatologo che si è unita a Tenser come compagna di lavoro e di vita, e aziona il telecomando simile a un crostaceo con la sottile manualità acquisita nella sua precedente carriera. Tutto questo è plausibile nel mondo creato da questa storia perché gli umani si sono evoluti per non provare più dolore fisico. I tagli e le ferite sono semplicemente diventati un altro modo per provare una sensazione fisica unica, e non ci sorprendiamo di certo se questo viene esplorato in tandem con il sesso.

Ma questa è solo una sfaccettatura di un mondo e dei suoi confini intellettuali e percettivi che mutano davanti ai nostri occhi. Il modo più affascinante in cui il film si collega alla nostra esistenza nel 2020 è attraverso una metafora che vuole che gli atteggiamenti nei confronti di questi strani cambiamenti possano essere visti sia come progressisti che reazionari. E Tenser è in una empasse esistenziale, non sapendo se rimanere informatore della squadra delle forze dell'ordine del "New Vice", che tiene d'occhio e cerca di controllare questi cambiamenti, o collaborare con l'innovativo industriale Lang Daughtery (un brillante Scott Speedman opportunamente fuori ruolo), che si occupa di trasformare effettivamente questi organi in un nuovo sistema, circolatorio o digerente.

Crimes of the Future è un film di Cronenberg "in ritardo", che si integra e fa riferimento ai suoi lavori più cerebrali come Videodrome, Crash e Cosmopolis [+leggi anche:
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. Quest'ultimo è particolarmente rievocato attraverso i dialoghi letterari stilizzati, che all'inizio sembrano inibire eccessivamente il naturalismo degli attori. Ma il pubblico si adatta rapidamente quando il resto del film va in quella direzione. E se il suo stile rimane sempre freddo e analitico, da più o meno La zona morta in poi, Cronenberg è stato comunque in grado di conferire a questo lavoro un'aria di tale lirismo da trasformare Crimes of the Future in uno dei film più magistrali e intellettualmente stimolanti di questa edizione del festival.

Crimes of the Future è una coproduzione tra Canada, Grecia e Francia di Argonauts Productions, Coficiné, Ingenious Media, Serendipity Point Films, Téléfilm Canada e Bell Media. Rocket Science si occupa delle vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)


Photogallery 24/05/2022: Cannes 2022 - Crimes of the Future

42 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

David Cronenberg, Welket Bungué, Don McKellar, Kristen Stewart, Viggo Mortensen, Léa Seydoux, Denise Capezza
© 2022 Fabrizio de Gennaro for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it

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