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PRODUZIONE / FINANZIAMENTI Italia

Rai Cinema rivela il prossimo progetto di Pietro Marcello, L’ultimo fronte

di 

- Il prossimo documentario del regista italiano ricostruirà la battaglia di Stalingrado attraverso le lettere dei soldati

Rai Cinema rivela il prossimo progetto di Pietro Marcello, L’ultimo fronte
Il regista Pietro Marcello

Stalingrado, l'odierna Volgograd, fu teatro della più lunga e sanguinosa battaglia della Seconda Guerra Mondiale, uno scontro tra i tedeschi della Wehrmacht e le armate sovietiche che durò dall'estate del 1942 all'inverno del 1943. Attraverso le parole scritte dai soldati chiusi in quella sacca infernale emerge l’atrocità della guerra. I frammenti di queste lettere - che vanno a comporre un mosaico di tessere sonore e visive, costruite attraverso la ricerca di immagini di archivio tedesche, sovietiche, italiane, ungheresi e rumene - sono la base del prossimo film di Pietro Marcello, che mercoledì ha aperto la Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes con il suo Le vele scarlatte [+leggi anche:
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intervista: Pietro Marcello
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. Il documentario di Marcello, presentato da Rai Cinema all'Italian Pavilion di Cannes, si intitolerà L’ultimo fronte e sarà prodotto da Avventurosa e Stemal Entertainment con Rai Cinema e Match Factory.

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‘'Pietro Calamandrei diceva che per scoprire cose sulla resistenza bisognava cercare tra chi l'aveva fatta'', commenta il regista, rivelando che questo progetto lo accompagna da 20 anni. “In Russia è nata la resistenza italiana, ho lavorato a lungo sulle ricerche storiche, in Russia sugli archivi, ma è un progetto che si è spesso arenato. Non ci sono molti materiali in Italia, partiremo dalle Lettere di Stalingrado. Sarà un lavoro internazionale, bisognerà ricercare in archivi militari sconosciuti, alcuni distrutti, altri persi. Considerata la situazione attuale, non sarà facile farlo negli archivi russi e ucraini’”.

L'ad di Rai Cinema Paolo Del Brocco sottolinea che ''in un'epoca caratterizzata dalla fluidità, il cinema del reale ci consente di riappropriarci di un umanesimo perduto’’, e  ricorda che ''autori che non avevano mai lavorato in Italia, come Gianfranco Rosi (Sacro Gra [+leggi anche:
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intervista: Gianfranco Rosi
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, Leone d’oro a Venezia 2013, e Fuocoammare [+leggi anche:
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intervista: Gianfranco Rosi
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, Orso d’oro a Berlino 2016), o non avevano mai ricevuto la dovuta attenzione produttiva nel nostro paese come Roberto Minervini (Che fare quando il mondo è in fiamme? [+leggi anche:
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intervista: Roberto Minervini
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), hanno potuto sentirsi finalmente a casa. E altri come Pietro Marcello hanno potuto confermare il proprio talento a livello nazionale e internazionale, anche passando al cinema di finzione e contaminando il rapporto tra finzione e documentario, insieme a molti altri giovani come Maria Tilli, Enrico Maisto, Federica Di Giacomo, Leandro Picarella, Michele Pennetta, Beniamino Barrese, Martina Melilli, Valentina Pedicini, Martina Di Tommaso, tanto per fare qualche nome’'.

Oltre al doc di Marcello, Gabriele Genuino, responsabile dell’area documentari di Rai Cinema (475 film documentari in 10 anni per un investimento complessivo di 33 milioni di euro) ha svelato altri 9 progetti dei 30 in cantiere. Il nuovo documentario di Gianfranco Rosi, di cui si conosce solo il titolo, In viaggio [+leggi anche:
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intervista: Gianfranco Rosi
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; I dannati di Roberto Minervini (Okta Film, Pulpa Film, Michigan Film, Shellac Sud); Ritratto di regina [+leggi anche:
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di Fabrizio Ferri (Nexo Digital); La bella stagione [+leggi anche:
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di Marco Ponti (Groenlandia); Il viaggio degli eroi di Manlio Castagna (One More Pictures); In-Visibile di Adele Tucci (Pepito Produzioni); Bestiari, erbari e stupidari di Massimo D'AnolfiMartina Parenti (Montmorency Film); The Emperor di Ruth Beckerman (Citrullo International); I fratelli Segreto di Federico Ferrone e Michele Manzolini (Stayblack).

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