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FESTIVAL / PREMI Lovers 2022

Tutto pronto per il 37° Lovers Film Festival

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- Il più antico festival a tema LGBTQI+ d’Europa si svolgerà a Torino dal 26 aprile al 1° maggio, con 54 titoli in concorso e la finestra professionale Lovers Goes Industry

Tutto pronto per il 37° Lovers Film Festival
In from the Side di Matt Carter

Sei giorni di festival e oltre 54 titoli tra lungometraggi, documentari e cortometraggi provenienti da tutto il mondo, tra cui 29 anteprime nazionali, quattro anteprime europee, quattro anteprime internazionali e una mondiale. Questo, e molto altro, al Lovers Film Festival, il più antico festival a tema LGBTQI+ d’Europa (e terzo nel mondo), la cui 37ma edizione si svolgerà dal 26 aprile al 1° maggio, a Torino.

Diretta per il terzo anno dall’attivista, scrittrice e personaggio televisivo Vladimir Luxuria, che promette un festival “iconico, colorato ed emozionante”, la manifestazione organizzata dal Museo del Cinema di Torino propone tre concorsi internazionali: lungometraggi, documentari e cortometraggi. Il film di apertura sarà il britannico In from the Side di Matt Carter, sul mondo del rugby gay, in cui due giocatori contravvengono alla regola principale di non innamorarsi di un compagno di squadra. A chiudere Lovers sarà invece il titolo spagnolo El fantasma de la sauna [+leggi anche:
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di Luis Navarrete, un tributo/parodia al famoso musical Il fantasma dell’Opera con un pizzico di follia iberica in stile Almodóvar.

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Tra i titoli in programma: Nelly & Nadine [+leggi anche:
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intervista: Magnus Gertten
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di Magnus Gertten (Svezia/Belgio/Norvegia), che narra l’improbabile love story tra due donne che si innamorano la vigilia di Natale del 1944, nel campo di concentramento di Ravensbrück; il norvegese Nothing To Laugh About di Petter Næss, in cui uno stand up comedian di successo, nel punto più drammatico della sua esistenza, ribalta completamente la sua vita, infrangendo tutte le regole; il britannico Sweetheart di Marley Morrison, presentato come “uno dei migliori e più divertenti coming of age di questa stagione”; Two di Astar Elkayam, che racconta le sfide fisiche ed emotive che due donne israeliane devono affrontare quando decidono di mettere su famiglia.

E poi ancora, i documentari Hello World di Kenneth Elvebakk (Norvegia/Svezia), sul coraggioso coming out di tre ragazze di 12, 13 e 14 anni; La Faraona di Collettiva+, ritratto dell’eccentrico e irriverente Mario Mieli, uno dei padri fondatori del movimento LGBTQI+ italiano; il titolo francese Fashion Babylon [+leggi anche:
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di Gianluca Matarrese, che abbatte le quinte del mondo della moda seguendo tre icone delle passerelle di Milano, Parigi e New York, e interrogandosi sul significato di essere sé stessi nel mondo dell’apparire.

Tra gli ospiti, oltre alla presenza della madrina di questa edizione Barbara Bouchet e dell’attrice, autrice e regista Sabina Guzzanti, si segnala l’incontro con l’artista trans Zi Faàmelu originaria della Crimea, cantautrice e personaggio televisivo molto noto in Ucraina e ora rifugiata politica, cui seguirà la proiezione di Finlandia [+leggi anche:
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intervista: Horacio Alcalá
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con il regista spagnolo Horacio Alcalà. Il Museo Nazionale del Cinema dedica inoltre un tributo a Pier Paolo Pasolini, nel centesimo anniversario dalla sua nascita, con la proiezione di quattro pellicole e il dibattito “Chi ha paura di Pasolini? Lo scomodo pensiero del suo cinema” a cui interverrà il neodirettore del Torino Film Festival Steve Della Casa.

Da non dimenticare, infine, l’appuntamento con la terza edizione di Lovers Goes Industry (29 e 30 aprile), punto di incontro per l’industry LGBTQI+, a cui parteciperanno produttori, distributori, esercenti e filmmaker da tutto il mondo. L’evento prevede sessioni di pitch, incontri one-to-one, e in particolare Pitch WIP, dove i partecipanti al bando dedicato presenteranno il proprio progetto ai professionisti e al pubblico presente; il progetto vincitore di WIP riceverà una mentorship da parte di un professionista specializzato in distribuzione internazionale.

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