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BELGRADE FEST 2022

Recensione: Darkling

di 

- Il dramma psicologico in salsa horror del regista serbo Dušan Milić costruisce un mondo convincente e racconta una storia avvincente, ma manca di un tocco finale decisivo

Recensione: Darkling
Milona Ilov in Darkling

Il quarto lungometraggio del regista serbo Dušan Milić, Darkling [+leggi anche:
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scheda film
]
, si è offerto al pubblico di casa al FEST di Belgrado dopo la prima mondiale al Trieste Film Festival, dove aveva vinto il Premio del Pubblico. Sebbene questo mix di dramma psicologico e horror ambientato nel Kosovo del dopoguerra sia ben scritto e ben prodotto, non riesce a essere pienamente realizzato.

Al di fuori della parte settentrionale del Kosovo sono rimaste solo poche piccole comunità serbe, sparse nel territorio. I nostri protagonisti sono una famiglia composta da nonno Milutin (Slavko Štimac), sua nuora Vukica (Danica Ćurčić) e la nipote Milica (Milona Ilov). Il figlio di Milutin è scomparso quasi un anno prima, e mentre la manciata di altre famiglie se ne sta andando, lo rimangono stanno ad aspettarlo.

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I serbi in questa remota area sono protetti dalle truppe di peacekeeping della KFOR, rappresentate da due soldati italiani (Ivan Zerbinati e Flavio Parenti). Hanno un rapporto affettuoso con la famiglia: Vukica ha imparato un po' di italiano da un dizionario e i soldati possono comunicare con poche parole serbe di base. Poiché il più delle volte non c'è elettricità, gli italiani caricano il cellulare di Vukica alla loro base e portano le batterie per una radio a transistor. Ogni mattina portano Milica e  altri bambini con il loro veicolo blindato in un monastero per le lezioni di  scuola elementare. Ma ogni giorno ci sono sempre meno bambini.

Il film si apre nell'oscurità della casa decrepita della famiglia: forti colpi provenienti dall'esterno e il muggito agitato della loro mucca convincono Milutin e Vukica a spostare un mucchio di mobili con cui hanno barricato la porta, per vedere cosa sta succedendo. Milutin trova il vitello morto vicino al recinto di filo spinato che ha eretto e tracce di stivali nel fango all'esterno. Ma i soldati, la cui giurisdizione è limitata dalla burocrazia, possono solo scattare una foto e scrivere un rapporto. Quando un funzionario serbo locale fa visita alla famiglia, diventa chiaro che persino il loro governo li ha abbandonati.

Nonostante la reale paura di attacchi albanese e dei lupi nelle foreste circostanti, il film suggerisce che forze oscure potrebbero essere all'opera. In diversi casi, il direttore della fotografia Kiril Prodanov filma i protagonisti dalla foresta, in mezzo al fogliame, in una sorta di osservazione circolare, creando l'impressione che qualcosa, forse non umano, li stia osservando. Una notte Milica esce di casa nel profondo del bosco e il gioco di luci e ombre, unito a posizioni varie e creative della telecamera, musica minacciosa e sound design, intensifica questa impressione.

La costruzione del mondo del film è quasi immacolata, con la sceneggiatura di Milić che crea gradualmente il terrore e l'atmosfera opprimente sia nella casa buia e claustrofobica che nei dintorni, dove ogni tipo di minaccia potrebbe essere in agguato. Ma è un peccato che il regista non sia sembrato in grado di scegliere tra dramma e horror.

La storia è raccontata dal punto di vista di Milica e l’interpretazione di Ilov della ragazzina in pericolo è più che professionale, ma la sceneggiatura a volte la spinge verso un sentimentalismo esagerato. Ćurčić offre un'interpretazione sfumata e sapientemente controllata, ma il membro più esperto del cast, la leggenda jugoslava Štimac, sembra interpretare il nonno paranoico in base alle indicazioni del copione, piuttosto che abitare davvero il personaggio - un altro elemento chiave che, se presente, avrebbe potuto rendere il film un'opera più compiuta.

Darkling è una coproduzione tra le serbe Film Deluxe International, This and That Productions e Firefly Productions, la bulgara RFF International, la danese Space Rocket Nation, l’italiana A_Lab, e la greca Graal SA. Wide Management si occupa delle vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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