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BERLINALE 2022 Forum

Recensione: For the Many

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- BERLINALE 2022: Il documentario empatico di Constantin Wulff sulla Camera del lavoro in Austria mostra i risultati raggiunti dal movimento operaio

Recensione: For the Many

Per il popolo austriaco, potrebbe essere l'istituzione più ordinaria alla periferia delle loro carriere professionali. Per altri, è un perfetto esempio dei pilastri del movimento operaio che ha plasmato Vienna e il suo stato sociale negli ultimi 100 anni. Presentato in anteprima nella sezione Forum della Berlinale, il documentario di Constantin Wulff For the Many - The Vienna Chamber of Labour [+leggi anche:
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si occupa delle procedure quotidiane dell'Arbeiterkammer Wien (AK), la Camera del lavoro. L'ultimo baluardo contro lo sfruttamento sul lavoro.

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Utilizzando un approccio di pura osservazione e senza interferenze nei rapporti con i dipendenti, Wulff apre ad una visione emotiva, spesso inquietante, delle sfide che i lavoratori devono affrontare quotidianamente. Non è necessario un occhio allenato per rendersi conto che la maggior parte degli avventori dell'AK sono lavoratori di origine immigrata. Molti vengono con traduttori o un membro della famiglia che si occupano dei loro affari. La maggior parte dei lavoratori sono, in termini di COVID-19, i cosiddetti "lavoratori essenziali", che lavorano nel settore edile, nella gastronomia, nelle unità di cura, nelle casse o nei servizi di delivery. Gli stessi problemi si ripetono: stipendi non pagati, dipendenti licenziati per infortunio, mancanza di contratti formali o ricatti utilizzati per declassare un contratto di lavoro.

Anche le persone che non vivono in condizioni di lavoro precarie possono entrare in empatia o relazionarsi con molti di questi problemi. La cultura dello sfruttamento del settore del lavoro ha così tante forme e dimensioni che gran parte di ciò che questi clienti raccontano è destinato a riflettere, in una certa misura, l'esperienza dello spettatore. Wulff permette al suo pubblico di riconoscersi in queste persone. La loro disperazione, la loro rabbia è scritta sui loro volti e la telecamera non sussulta mai. Una donna piange disperata, temendo che il suo lavoro possa cessare se non firma un nuovo contratto fasullo. Eppure Wulff non sfrutta mai questi momenti. Queste persone sono gli eroi, quelli che hanno fatto il passo decisivo per chiedere aiuto e difendere i loro diritti legali.

Questo problema - cioè che la forza lavoro chiede aiuto troppo raramente - è un tema ricorrente nel documentario, un appello al suo pubblico a non commettere lo stesso errore. Come dimostrato da una conferenza stampa dell'AK viennese su uno scandalo in cui un'azienda ha rietichettato le mascherine cinesi come "Made in Austria", "Se quelle persone fossero state pagate, non sarebbero mai venute da noi". Ergo, lo scandalo non sarebbe mai stato scoperto.

Lo stesso COVID-19 offre la perfetta coincidenza per Wulff per offrirci le sue argomentazioni. Il documentario parte all'inizio del 2020 per raccontare la storia di 100 anni di AK, celebrando un secolo di garanzia dei diritti dei lavoratori. Poi, all'improvviso, tutti devono restare a casa. Un re-focus e re-branding è solo l'inizio. L’AK deve dimostrare di essere davvero al fianco dei lavoratori in questi momenti di grande disperazione e bisogno. Con massicci licenziamenti, lavoro a tempo ridotto e redditi a tempo pieno mancanti, la Camera deve affrontare sfide ancora più urgenti rispetto a tutti i suoi decenni precedenti.

For the Many è uno sguardo emotivo sulla realtà degli standard di lavoro neoliberali, non regolamentati e volti allo sfruttamento – e sul pericolo di dare per scontate queste condizioni. "Stai facendo le domande sbagliate", ricorda un portavoce a un giornalista che chiedeva dei lockdown in una conferenza stampa sul COVID-19. "Perché le società occidentali sono così mal equipaggiate per affrontare qualcuno che preme il pulsante di pausa?" Perché, in mancanza di risparmio, i più sfortunati hanno bisogno del motore economico per andare avanti? For the Many non fornisce una risposta a questa domanda, ma ne evidenzia i molteplici sintomi.

For the Many è prodotto da Johannes Rosenberger, Johannes Holzhausen e Constantin Wulff e finanziato da Navigator Film. Cercamon cura le vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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