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BERLINALE 2022 Concorso

Recensione: Mamma contro G. W. Bush

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- BERLINALE 2022: Il nuovo film di Andreas Dresen racconta l'odissea di una donna qualsiasi costretta a trasformarsi in una vera “Madre Coraggio”

Recensione: Mamma contro G. W. Bush
Alexander Scheer e Meltem Kaptan in Mamma contro G. W. Bush

Chi è Rabiye Kurnaz? Prima dell'ottobre 2001 si poteva dire che fosse solo una normale donna turco-tedesca che si prendeva cura dei suoi figli e viveva in una confortevole casa a schiera a Brema. Poco dopo gli attentati dell'11 settembre, però, suo figlio Murat, 19 anni, è scomparso ed è stato accusato di terrorismo dopo essere volato a Karachi, in Pakistan. Fu uno dei primi prigionieri spediti nella famigerata prigione di Guantanamo Bay a Cuba. Dopo l'ottobre 2001, Rabiye si è trasformata in una vera "Madre Coraggio" e si è trovata coinvolta in una lunga battaglia legale per rivedere suo figlio e garantire i suoi diritti umani fondamentali. Questo è l'inizio dell'intenso viaggio di cinque anni narrato nel nuovo film di Andreas Dresen, intitolato Mamma contro G. W. Bush [+leggi anche:
trailer
intervista: Andreas Dresen
intervista: Meltem Kaptan
scheda film
]
(Rabiye Kurnaz vs. George W. Bush) e presentato in prima mondiale nel concorso principale della Berlinale.

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L'intero film è basato sulle solide interpretazioni dei due attori principali. La prima è quella di Meltem Kaptan, che interpreta Rabiye Kurnaz con grande grazia e leggerezza. Dipinge il ritratto di una donna molto energica la cui forza e determinazione nel cercare giustizia sembrano inarrestabili. È una signora che nella propria vita ha scelto la strada della famiglia, piuttosto che concentrarsi sul divertimento e la passione, ma sembra non rimpiangere le sue decisioni. Non ha paura di rischiare e non teme il potere delle autorità, mentre la sua pazienza e il suo coraggio sono costantemente messi alla prova. È un personaggio molto complesso e, fortunatamente, troviamo la stessa attenzione al dettaglio nell'interpretazione e nella scrittura del secondo protagonista, l'avvocato per i diritti umani Bernhard Docke, interpretato da un camaleontico Alexander Scheer. Scheer infonde nel suo ruolo la giusta dose di franchezza e generosità, poiché scopriamo che sta perseguendo questa ardua battaglia legale (e morale) esclusivamente per il bene della giustizia e della democrazia, mentre apparentemente sacrifica una parte significativa della sua vita privata.

Kaptan e Scheer lavorano magnificamente insieme, mostrando grande credibilità nei loro ruoli ma funzionando bene anche come duo comico. In più di una scena, ad esempio, Docke aiuta Rabiye a navigare in contesti sociali che non le sono familiari, spesso con effetti umoristici. Man mano che la loro amicizia e il loro sforzo per riportare indietro Murat crescono nel tempo, vediamo come Rabiye teme di staccarsi troppo drammaticamente da suo marito Mehmet (Nazmi Kirik) e dai suoi altri due figli, Cem (Mert Dincer) e Attila (Devrim Deniz Aslan). I loro sforzi porteranno Rabiye e Docke fino a Washington D.C., dove finirà per intentare una causa contro l'allora presidente degli Stati Uniti, George W. Bush.

Dresen alla fine compie la sua missione. Attraverso un film avvincente basato sulla storia vera di Murat Kurnaz, il regista fa luce sul suo caso – le accuse erano sostanzialmente infondate e l'uomo è stato ingiustamente detenuto e brutalmente torturato – e ci ricorda che, anche dopo 20 anni, altre 39 persone sono ancora internate a Guantanamo Bay, in attesa di essere giudicate da un tribunale.

Mamma contro G. W. Bush è una coproduzione tedesco-francese guidata da Pandora Filmproduktion, e coprodotta da Iskremas Filmproduktion, Cinéma Defacto, NDR, rbb, BR, Radio Bremen, ARTE e ARTE France Cinéma. The Match Factory cura le vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)


Photogallery 12/02/2022: Berlinale 2022 - Rabiye Kurnaz vs. George W. Bush

67 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Andreas Dresen, Alexander Scheer, Laila Stieler, Meltem Kaptan, Christoph Friedel, Claudia Steffen, Sevda Polat
© 2022 Fabrizio de Gennaro & Dario Caruso for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it, dario-caruso.fr, @studio.photo.dar, Dario Caruso

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