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BERLINALE 2022 Berlinale Special

Recensione: Incroyable mais vrai

di 

- BERLINALE 2022: Con il suo ultimo film, Quentin Dupieux riuscirebbe a trasformare chiunque in una "persona da seminterrato"

Recensione: Incroyable mais vrai
Léa Drucker e Alain Chabat in Incroyable mais vrai

Se, come in Essere John Malkovich, si potesse entrare nella mente di Quentin Dupieux, ci si ritroverebbe sicuramente in un posto strano. Da quando ha raggiunto un certo rilievo con Rubber [+leggi anche:
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(su uno pneumatico assassino, nientemeno), il regista francese si è impegnato a offrire storie sconcertanti con mosche giganti che si nascondono nel bagagliaio di un'auto senza motivo apparente, o, come ora, in Incroyable mais vrai [+leggi anche:
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, proiettato al Berlinale Special Gala del Festival di Berlino, un passaggio misterioso che ti permette di saltare avanti nel tempo e di ringiovanire mentre sei lì. Un gran bell’affare, verrebbe da dire.

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In puro stile Dupieux, qui non viene spiegato nulla. Sì, sta succedendo qualcosa di strano, ma la scelta è accettarlo o passare velocemente oltre. Anche la coppia di mezza età Alain e Marie (Alain Chabat e Léa Drucker) devono prendere una decisione, in fretta, subito dopo essersi trasferiti nella loro nuova casa. All'inizio, affermano semplicemente di non essere "persone da seminterrato". Ma è un bel posto e un bel quartiere, e se riesci a ringiovanire di tre giorni scendendo in una buca attraverso una scala, perché diavolo non farlo? Basta ricordarsi di chiudere il portello, altrimenti non funzionerà… proprio come una lavatrice.

È qui che le cose si fanno interessanti, però. Solitamente, quando gli esseri umani incontrano una sorta di passaggio in un'altra dimensione, o verso qualcosa di nuovo ed eccitante, lo attraversano, lo toccano e invitano i loro amici. Invece l'Alain di Chabat rimane stranamente indifferente. È contento della sua vita e della sua età, la sua partner no. Di conseguenza, presto diventano una di quelle coppie che finiscono letteralmente per vivere due vite separate sotto lo stesso tetto. E in epoca di pandemia, molti riconosceranno questo schema e piangeranno in silenzio.

Incroyable mais vrai sembra un po' meno raffinato di alcuni dei racconti precedenti del regista, e sembra anche sbrigativo. Alla fine, la narrazione accelera così tanto da rischiare di perdere il controllo, come se improvvisamente fosse scaduto il tempo e facesse un salto in avanti, proprio come Marie. Ma è anche uno dei film di Dupieux più malinconici ed emotivamente complessi, poiché al di là della follia e degli organi sessuali elettrici, c'è qualcosa di notevolmente triste in questa coppia. Lei cerca di lottare per un'altra possibilità di vita, una pagina bianca, mentre suo marito continua con calma la sua. La cosa più straziante è che Marie, che altrimenti avrebbe potuto mantenere i suoi "e se" e la confortante illusione che se solo avesse giocato bene le sue carte, la sua vita sarebbe stata migliore, è destinata a ricevere un duro colpo. È particolarmente indicativo che le persone che cercano di combattere il tempo, in qualsiasi modo, sembrano essere punite nel film. Ma forse è questa la chiave: almeno ci provano.

Incroyable mais vrai è una coproduzione franco-belga guidata da Atelier de Production, coprodotta da Versus Production e ARTE France Cinéma. Le vendite mondiali sono curate da WTFilms e Wild Bunch International.

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(Tradotto dall'inglese)


Photogallery 11/02/2022: Berlinale 2022 - Incroyable mais vrai

29 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Quentin Dupieux, Mathieu Verhaeghe, Thomas Verhaeghe, Léa Drucker, Anaïs Demoustier
© 2022 Fabrizio de Gennaro & Dario Caruso for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it, dario-caruso.fr, @studio.photo.dar, Dario Caruso

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