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SIVIGLIA 2021

Recensione: ¡Dolores, guapa!

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- Vincitore della sezione Panorama andaluso di Siviglia, il documentario di Jesús Pascual mostra che non c'è molta distanza tra le processioni della Settimana Santa di Siviglia e la parata del gay pride

Recensione: ¡Dolores, guapa!

Con il tutto esaurito alle proiezioni, ¡Dolores, guapa! [+leggi anche:
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di Jesús Pascual (Alcalá de Guadaíra, 1997), è stato uno dei titoli più discussi al 18°Festival del cinema europeo di Siviglia, dove è stato premiato nella sezione Panorama. La giuria gli ha conferito il premio per il miglior film “per la sua combinazione di freschezza e solidità, e per aver proposto un nuovo sguardo alla Settimana Santa di Siviglia che riesce a trascendere il locale e il religioso”.

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Questo documentario orgogliosamente sottotitolato "Storie queer nella Settimana Santa a Siviglia" mostra certamente qualcosa che fino ad ora tutti i locali sapevano bene, ma di cui non si parlava in pubblico, tanto meno davanti a una telecamera: la partecipazione, attiva e passionale, del collettivo LGTBIQ+ nelle confraternite, nelle processioni e nell'intera messa in scena della Settimana Santa più famosa, teatrale e appassionata del mondo. Così Pascual intervista persone che fin dall'infanzia hanno provato un fervore assoluto per Macarena, una Vergine che considerano una seconda madre o addirittura una pop star, al pari di Madonna.

Perché non tutto è fede nella paradossale e duplice Settimana Santa sivigliana: nelle sue affollate processioni si incontrano tutte le classi sociali, le credenze e le opzioni sessuali... anche se, come dice qualcuno in questo documentario, a volte si sentono commenti omofobi. Ma lo spirito festivo – con la baldoria, i suoi flirt e i fiumi d'alcol – pervade un evento che può essere reso triste solo dalla pioggia indesiderata.

Comprendere la Settimana Santa a Siviglia in tutta la sua grandezza e il modo in cui influenza potentemente la popolazione fin dall’infanzia: è quello che questo film d’esordio riesce a catturare in momenti unici, come quando ritrae alcuni bambini del posto che preferiscono giocare a costruire piccole processioni domestiche piuttosto che con le macchinine, palloni o bambole. Il questo film diviso in frammenti dedicati a diversi personaggi che intervengono (presentati con il loro nome, età, professione, quartiere e confraternita di appartenenza), il filo conduttore è il racconto della vita, del lavoro e degli scherzi di Antonio, la famosa Palomita de San Gil, che a 88 anni ricorda i suoi amori, le feste e i travestimenti in una città tutt'altro che noiosa.

E non è noioso nemmeno questo interessante documentario anti plumofobia (l'avversione dei gay virili per quelli effemminati), che prende il titolo da un video diventato virale nel 2019, in cui alcuni giovani gay piangevano mentre applaudivano e si complimentavano con la vergine nel loro quartiere. ¡Dolores, guapa! li pone al posto che meritano, senza occultamento né vergogna, dando così volume e luce a tante voci quasi mute... sebbene nelle processioni quelle stesse voci esprimano a squarciagola il loro amore per le figure sante, in mezzo alla folla e in pieno giorno.

¡Dolores, guapa! è una produzione di Antonio Bonilla e Antonio Rosa Lobo.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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