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LECCE 2021

István Szabó protagonista del Festival del Cinema Europeo a Lecce

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- Alla 22ma edizione del festival, in programma dal 6 al 13 novembre, un concorso di 10 titoli europei in anteprima italiana e una sezione dedicata alla commedia europea

István Szabó protagonista del Festival del Cinema Europeo a Lecce
Il regista István Szabó

Sarà István Szabó il protagonista del cinema europeo della 22ma edizione del Festival del Cinema Europeo, in programma a Lecce dal 6 al 13 novembre. Il regista ungherese, a cui verrà consegnato l’Ulivo d’Oro alla Carriera, sarà al centro di un omaggio che comprende una rassegna (12 titoli) dei suoi film più importanti, da Mephisto con cui vinse l’Oscar nel 1981 a Final Report [+leggi anche:
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intervista: István Szabó
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, suo ultimo lungometraggio. Il festival si aprirà con l’anteprima nazionale di Per tutta la vita [+leggi anche:
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di Paolo Costella (in sala dall’11 novembre con 01 Distribution), con protagonisti Carolina Crescentini e Filippo Nigro, e si chiuderà con La persona peggiore [+leggi anche:
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intervista: Joachim Trier
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di Joachim Trier (nei cinema il 18 novembre con Teodora).

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Dieci i titoli europei, selezionati dal direttore artistico Alberto La Monica e da Luigi La Monica, in concorso per l’Ulivo d’Oro - Premio Cristina Soldano, tutti in anteprima nazionale e presentati a Lecce da registi e interpreti. Tra questi, A Good Man [+leggi anche:
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di Marie-Castille Mention-Schaar, Fox in a Hole [+leggi anche:
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di Arman T. Riahi, My Little Sister [+leggi anche:
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di Stéphanie Chuat e Véronique Reymond, Otto the Barbarian [+leggi anche:
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di Ruxandra Ghițescu, e Persona non grata [+leggi anche:
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di Lisa Jespersen. E poi ancora, in gara, Psychosis in Stockolm [+leggi anche:
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di Maria Bäck, Runner [+leggi anche:
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di Andrius Blaževičius, Love Tasting [+leggi anche:
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di Nisan Dağ e Only Human [+leggi anche:
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di Igor Ivanov.

Una sezione non competitiva sarà invece dedicata alla Commedia europea, con la proiezione di cinque lungometraggi in anteprima nazionale e incontri con i rispettivi registi. In programma, Mon cousin di Jan Kounen, con Vincent Lindon, il film collettivo Relatos confinados di Fernando Colomo, Álvaro Fernández-Armero, David Marqués, Miguel Bardem, Juan Diego Botto, e la commedia grottesca senza dialoghi Les Sans-Dents [+leggi anche:
intervista: Pascal Rabaté
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di Pascal Rabaté.

Tra i documentari in rassegna: La legge del terremoto [+leggi anche:
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, esordio alla regia di Alessandro Preziosi, un viaggio visivo, storico ed emotivo dentro uno dei fenomeni che più colpisce l’Italia: quello dei terremoti; e La macchina delle immagini di Alfredo C. [+leggi anche:
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di Roland Sejko, su quello che è stato per vent’anni l’operatore cinematografico della propaganda fascista, passato poi a lavorare per la propaganda comunista.

Come ogni anno, sarà assegnato a Lecce il premio dedicato a Mario Verdone, riservato a un giovane autore italiano che si sia particolarmente contraddistinto nell'ultima stagione cinematografica per la sua opera prima (leggi i candidati qui). Il festival propone inoltre la prima proiezione in una sala cinematografica dell’ultimo film di Carlo Verdone, Si vive una volta sola [+leggi anche:
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, distribuito da Amazon Prime Video.

Protagonista del cinema italiano di quest’anno è l’attrice Giovanna Ralli, a cui sarà dedicata una retrospettiva dei film più rappresentativi della sua carriera. Tra questi, La famiglia Passaguai (1951) di Aldo Fabrizi – che sarà proiettato in versione restaurata, a cura di Cineteca di Bologna e RTI – Mediaset, a 60 anni dall’uscita – e Era notte a Roma di Roberto Rossellini (1960). Anche Valli riceverà l’Ulivo d’Oro alla Carriera.

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