email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

SAN SEBASTIAN 2021 Concorso

Recensione: Una donna chiamata Maixabel

di 

- La riconciliazione è il tema centrale di questo dramma politico contenuto, firmato da Icíar Bollaín e interpretato da un cast di attori eccezionali

Recensione: Una donna chiamata Maixabel
Blanca Portillo e Luis Tosar in Una donna chiamata Maixabel

Icíar Bollaín torna al Festival di San Sebastian dopo aver gareggiato tre anni fa nella sua sezione ufficiale con Yuli [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Icíar Bollaín
scheda film
]
, titolo che ha ricevuto il premio per la miglior sceneggiatura. Non sarebbe strano se anche in questa 69ma edizione del festival basco, la regista di Il matrimonio di Rosa [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
tornasse lì dove risiede, a Edimburgo, con qualche premio sottobraccio, oltre agli applausi e all'emozione che ha raccolto tra il pubblico di questa città che nelle proprie strade ha vissuto il conflitto narrato da Una donna chiamata Maixabel [+leggi anche:
trailer
intervista: Icíar Bollaín
scheda film
]
: il tentativo di riconciliazione tra fazioni gravemente opposte.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside

Basato sul caso reale di Maixabel Lasa, il nuovo film di Bollaín ricrea eventi reali per farli conoscere e, in qualche modo, rafforzare il dialogo necessario in ogni controversia: l'unico modo per porre fine a un problema è costruire ponti tra le parti avversarie... e attraversarli. È quello che fa la protagonista, il cui nome dà il titolo al film, e interpretata con la sua raffinata tecnica recitativa da Blanca Portillo (che prende parte anche alla serie La Fortuna [+leggi anche:
trailer
intervista: Alejandro Amenábar
scheda series
]
di Alejandro Amenábar, che verrà proiettata venerdì prossimo a questo festival). Lei – che nella vita non conoscerà mai più la felicità dopo la brutale aggressione subita – accetta di partecipare a un programma per incontrare i terroristi, nello specifico due di quelli che hanno tolto la vita al marito una decina di anni prima: non ha altra scelta, perché, come lei stessa assicura, "sono legata a quelle persone per tutta la vita".

Basandosi sull'ascolto, mettendosi nei panni dell'altro (anche del carnefice), la cineasta madrilena lancia un emozionante appello a favore del dialogo. La giustizia riparativa, in cui si inquadrano gli incontri mostrati da Maixabel, cerca di riparare il più possibile le vittime e di far compiere ai terroristi dell'ETA un ulteriore passo nella loro reintegrazione, ammettendo e chiedendo perdono per il dolore causato: che lascino il carcere pentiti è un altro passo verso la convivenza.

Bollaín (con il sostegno della sua co-sceneggiatrice Isa Campo, nota per il suo lavoro al fianco di Isaki Lacuesta in titoli come La próxima piel [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Isa Campo, Isaki Lacuesta
scheda film
]
, che ha anche co-diretto) racconta tutto ciò con grinta, integrità e assoluta convinzione in ciò che sta ricostruendo: come la protagonista, ha prima incontrato Luis (magnifici gli sguardi molto eloquenti di Urko Olazabal, che merita un Goya come miglior attore non protagonista) e poi Ibon (Luis Tosar). La comprensibile riluttanza ad accettare gli incontri, la tensione che li precede e le conseguenze che scatenano, punteggiano questa proposta cinematografica che non cade mai in eccessi lacrimosi. E che, come la serie Patria [+leggi anche:
recensione
scheda series
]
(anch'essa mostrata dodici mesi fa a questo festival), fa appello alla riconciliazione e alla convivenza: affinché le atrocità del passato non si ripetano.

Una donna chiamata Maixabel è una produzione di Kowalski Films e FeelGood. Delle sue vendite internazionali si occupa Film Factory Entertainment. Il film uscirà in Spagna il 24 settembre, distribuito da Buena Vista Internacional.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dallo spagnolo)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy