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KARLOVY VARY 2021 Concorso

Recensione: The Exam

di 

- Nell'avvincente dramma di Shawkat Amin Korki, nessuno passa a pieni voti

Recensione: The Exam
Vania Salar in The Exam

Presentato nel Concorso Globo di Cristallo del Festival Internazionale di Karlovy Vary e nominato come favorito dalla giuria FIPRESCI (leggi le news), The Exam [+leggi anche:
trailer
intervista: Shawkat Amin Korki
scheda film
]
di Shawkat Amin Korki, un piccolo dramma ambientato nel Kurdistan iracheno, sfrutta al massimo il tempo a disposizione. La posta in gioco è alta fin dall'inizio, ed è anche perfettamente chiara: se Rojin (Vania Salar) non supera gli esami che le permettono di andare all'università, dovrà sposarsi. Con chi non è così importante, poiché agli occhi della gente del posto, la ragazza è già un problema, con il cuore spezzato dalla scomparsa di un ragazzo che una volta amava e con un tentativo di suicidio alle spalle.

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Tutto ciò significa che Rojin non è esattamente la protagonista di questo film, così passiva che potrebbe anche aver già rinunciato alla vita e alle sue possibilità. È sua sorella, Shilan (Avan Jamal), che sa già fin troppo bene cosa comporta un tale futuro, bloccata con un marito che non pretende nemmeno di sopportare. È il tipo di storia a favore delle donne che, anche se a volte un po' calcolata, ha tutte le carte in regola, e il legame tra queste due, che non sembrano avere grandi speranze per i loro rispettivi futuri, è toccante. Ma la parte più interessante è ancora l'"imbroglio sotterraneo " mostrato, dato che Rojin non è l'unica che ha disperatamente bisogno di documenti che provino le sue qualifiche ed è disposta a pagare per averli. La richiesta è così alta, infatti, che ne deriva un business di successo - il che è un peccato per l'insegnante estremamente sospettoso e desideroso di smascherare tutti.

Non esattamente un racconto allegro - e a volte appesantito da una recitazione irregolare - The Exam sembra ancora possedere un asciutto senso dell'umorismo, con annunci "barare è rubare a se stessi" fatti a studenti indifferenti e una squadra di truffatori professionisti che istruisce le loro famiglie su come aiutarli, così efficacemente che avrebbero potuto pianificare un attacco alla Death Star. Inoltre, è difficile dire chi merita esattamente di essere condannato. Gli studenti, che cercano di assicurarsi un futuro diverso e migliore? O forse l'insegnante, così intento a coglierli sul fatto e sentirsi un eroe per una volta che non si preoccupa di strappare l'auricolare Bluetooth dall'orecchio sanguinante di qualcuno?

Tale complessità è certamente benvenuta, poiché The Exam ha anche a che fare con la questione dell'egoismo. Rojin è egoista per non averci provato davvero, anche se sua sorella sta rischiando così tanto, o è il contrario, con Shilan che vive indirettamente attraverso di lei mentre le sue opzioni (già limitate alla pillola contraccettiva) sembrano ridursi rapidamente? Tutti hanno buone intenzioni, apparentemente dimenticando ciò che si dice delle buone intenzioni: non cambiano mai nulla, gente.

Scritto da Shawkat Amin Korki, The Exam è stato prodotto da mîtosfilm (Germania) e Masti Film (Iraq). Le sue vendite internazionali sono gestite da Arthood Entertainment.

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(Tradotto dall'inglese da Alessandro Luchetti)

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