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CANNES 2021 Cannes Première

Recensione: A letto con Sartre

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- CANNES 2021: Nel nuovo film di Samuel Benchetrit, ci sono diversi momenti divertenti e una miriade di personaggi esagerati, ma il piatto nel suo insieme non è abbastanza gustoso

Recensione: A letto con Sartre
Gustave Kervern e Vanessa Paradis in A letto con Sartre

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nel 2015, Samuel Benchetrit torna sulla Croisette con A letto con Sartre [+leggi anche:
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(Cette musique ne joue pour personne), prendendo parte al nuovissimo filone, Cannes Premiere, del Festival di Cannes. La storia, scritta dallo stesso regista con Gábor Rassov, segue un gruppo di uomini che vivono in una città portuale nel nord della Francia. Anche se nella prima scena li vediamo frequentare una specie di circolo della poesia, ognuno di loro, chi più e chi meno, ha problemi a gestire la rabbia, e non esita a usare la violenza, in modo lieve o brutale, per superare i problemi quotidiani o sbarazzarsi di chiunque lo provochi.

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La trama di questa commedia (troppo) assurda è piuttosto irregolare, ma Benchetrit cerca di unire i personaggi scegliendo il tema dominante della ricerca dell'amore, che, almeno in principio, crea un meraviglioso contrasto con il loro atteggiamento amante delle scazzottate. La sensazione che si ha, però, è quella di assistere più ad una giustapposizione di scene e situazioni che raramente risultano coerenti dal punto di vista narrativo, e né sono ben collegate. In molti casi, confondono il pubblico pur mostrando un grande senso dell'umorismo.

In una delle sottotrame, uno spietato padre di famiglia di nome Jeff (probabilmente un contrabbandiere o qualcuno che conduce affari illegali nel porto, anche se non viene mai chiarito nel film), interpretato da François Damiens, si innamora di una giovane cassiera del supermercato locale (Constance Rousseau) e manda il fratello adottivo più calmo, Nettuno (Ramzy Bedia) a consegnarle le sue poesie goffe per sedurla e chiederle un appuntamento. Il gruppo di strambi è completato dalla strana coppia composta da Poussin (Bouli Lanners) e Jesus (Joeystarr), e da Jacky, il personaggio pazzo (occasionalmente divertente) interpretato da Gustave Kervern.

Tre principali figure femminili accompagnano questo gruppo di strambi: una moglie sulla quarantina che mette in discussione la sua bellezza e si chiede se Jeff sia ancora innamorato di lei (Valeria Bruni Tedeschi); una stordita e aspirante attrice di nome Suzanne (interpretata in modo convincente da Vanessa Paradis); e Jessica (Raphaëlle Doyle), un'adolescente coinvolta nella più ovvia delle sottotrame dei drammi giovanili: si sente insicura di se stessa e del suo corpo, ed è innamorata di uno dei ragazzi tosti che frequentano la sua scuola secondaria (Jules Benchetrit).

Quindi, come si potrebbe immaginare, c'è davvero troppo nel piatto da digerire. Tutti sanno che avere troppi ingredienti non migliora necessariamente la qualità del cibo servito. In questo caso, la maggior parte, se non tutti, di questi ingredienti sarebbero deliziosi se serviti separatamente o con solo uno o due contorni; tuttavia, ammassati insieme, ti riempiranno sicuramente lo stomaco, ma non sarà semplice godersi il pasto. Ed è quello che potrebbe succedere agli spettatori quando guardano la nuova commedia di Benchetrit; rideranno (anche molto spesso, se sono amanti dell'umorismo senza senso, dei musical su Sartre e Simone de Beauvoir e della recitazione stravagante ed esagerata), ma non capiranno dove il film li stia portando. Purtroppo, la risposta è: da nessuna parte.

A letto con Sartre è una coproduzione tra Francia e Belgio, prodotta da Single Man Productions e JM Films. Verrà distribuito in Francia dal 1 Settembre da UGC Distribution, mentre le sue vendite internazionali sono state affidate a Orange Studio.

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(Tradotto dall'inglese da Alessandro Luchetti)

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