21/05/2021 - Nel suo ultimo documentario, incoronato vincitore del Trento Film Festival, Aldo Gugolz si prepara per un mistero della montagna svizzera

Se fare il formaggio di capra in un rifugio alpino isolato, lontano dai rumori del mondo, suona come un sogno che si avvera, il regista Aldo Gugolz non perde tempo a infrangerlo in Anche stanotte le mucche danzeranno sul tetto [+leggi anche:
trailer
intervista: Aldo Gugolz
scheda film]. Il suo personaggio principale, Fabiano, crede ancora nel modo di vivere tradizionale (cresciuto da genitori dallo spirito libero, questo è tutto ciò che ha mai conosciuto). Ma il lavoro diventa sempre più duro e il futuro sempre più cupo, soprattutto ora che diventerà padre. E poi c'è il problema di un certo cadavere.

Il corpo, ritrovato in una valle remota nel 2017, apparteneva a un lavoratore macedone di cui nessuno ha denunciato la scomparsa e che aveva anche lavorato come mungitore nella fattoria di Fabiano. Mentre le indagini proseguono – e la gente comincia a puntare il dito – l'oscurità cala nel suo mondo. Probabilmente era già lì, e nessuno se ne era accorto per via della fitta nebbia, minacciando di inghiottire tutto ciò che stava cercando di tenere a galla. Tuttavia, a differenza delle troupe televisive locali, Gugolz sembra molto meno interessato al vero mistero, concentrandosi sulle persone che, nonostante tutto, hanno bisogno di continuare a lavorare. Sono visibilmente stanchi e piuttosto trascurati perché, come dice il film, una volta che inizi a fare il formaggio, sei impegnato tutto il giorno. Non sorprende che rimanga poco o nessun tempo per sapere dove è andato a finire l'ennesimo lavoratore illegale.

Detto questo, una volta scoperto il corpo, la paura si impadronisce di Fabiano e lentamente lo consuma. Non sapere peggiora le cose: non sapere se l'uomo che ha conosciuto è semplicemente scivolato ed è caduto, o se c'è qualcosa di più sinistro. Tuttavia, è difficile capire il focus di Gugolz qui. Intende dire che bisogna lottare per questo stile di vita alternativo, anche se, ironia della sorte, sembra risucchiare la vita delle persone? O si tratta della consapevolezza che a volte è troppo tardi per cambiare, troppo tardi per trasferirsi in una di quelle città dove "tutto è grigio" e dove non si respira più?

In ogni caso, il regista assume il ruolo di terapista con tutte le persone coinvolte, inclusa Eva, la partner senza fronzoli di Fabiano. Condividono con lui le loro più grandi paure su soldi, debiti e alcolismo, per non parlare della pressione per avere una casa "normale" quando nascerà il loro bambino, e sembrano apprezzare la sua presenza (un'impresa per un documentarista). Sarebbe stato bello vedere un ritmo più veloce o maggiore chiarezza, ma è un piccolo film d'atmosfera, già proiettato a Visions du Réel, e più di recente al Trento Film Festival. Mostra un luogo che è, allo stesso tempo, bello e poco accogliente, poiché a volte costringe i suoi abitanti ad alzare le spalle e a ripetere il detto che ha segnato la loro vita: "Le cose stanno così ". E prima lo accetti, meglio è.

Anche stanotte le mucche danzeranno sul tetto è prodotto dalla svizzera Rough Cat ed è coprodotto dalla connazionale revolumenfilm. Le vendite internazionali sono gestite da Antidote Sales, e della sua distribuzione locale si occupa First Hand Films.

(Tradotto dall'inglese)