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CPH:DOX 2021 Nordic:Dox Award

Recensione: How to Kill a Cloud

di 

- Tuija Halttunen getta uno sguardo ai tentativi di semina delle nuvole e alla questione etica che solleva, attraverso gli occhi di una scienziata finlandese

Recensione: How to Kill a Cloud

Il titolo suona drammatico, ma ci viene presto spiegato che il modo per uccidere una nuvola è costringerla a piovere, in modo che la nuvola si diradi e scompaia. La scienza del cloud seeding (per usare il termine ufficiale, o "semina delle nuvole") è spiegata in parole povere nel documentario della regista finlandese Tuija Halttunen How to Kill a Cloud [+leggi anche:
trailer
intervista: Tuija Halttunen
scheda film
]
(lett. come uccidere una nuvola) presentato nel concorso Nordic:Dox Award al CPH:DOX 2021.

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Halttunen segue la scienziata Hannele Korhonen dalla Finlandia agli Emirati Arabi Uniti dopo che il progetto che dirige riceve una borsa di ricerca di 1,5 milioni di dollari per partecipare all'ambizioso tentativo dello Stato arabo di stimolare le piogge. È un paese caldo e arido, quindi non sorprende che gli stati arabi farebbero di tutto per produrre più pioggia e acqua.

Korhonen è una delle poche donne che vediamo nel film. Si distingue anche per il suo caustico senso dell'umorismo, che spiazza persino il suo collega finlandese quando si mette a fare battute sulle cravatte brutte. Gli uomini intorno a lei sono piuttosto geek. Gran parte della sua vita è occupata da riunioni ed eventi di networking in cui tutti sono più a loro agio a chiacchierare di scienza insondabile che di banalità. Korhonen è anche più a suo agio quando conduce esperimenti scientifici. Prima di partire per gli Emirati Arabi Uniti, si ferma a riflettere su ciò che ha sentito dire sui diritti umani e sul trattamento dei lavoratori migranti lì. Tuttavia, l'opportunità è così grande che supera questi dubbi e quando arriva a Dubai e Abu Dhabi, è piacevolmente sorpresa da ciò che trova. Ma il suo piacere nel vedere donne in posizioni importanti evidenzia le sue lacune riguardo alla cultura locale. Non sarà l'ultima volta che Korhonen dovrà mettere sui piatti della bilancia il valore scientifico da una parte e l'etica dall'altra.

La regista Tuija Halttunen (Neighbours, State of Mind) osserva con la sua telecamera, partendo dalla scienza e dalla vita di una scienziata per poi passare alle questioni etiche. Ci guida attraverso i principi dell'uccisione di una nuvola. Nel 1947, il fratello di Kurt Vonnegut, Burt, fece la brillante scoperta che si poteva indurre una nuvola a nevicare versandovi del ghiaccio secco dall'alto. È una bella scoperta ma non abbastanza per portare la pioggia nel deserto. Scienziati di nove importanti gruppi a livello mondiale vengono portati negli Emirati Arabi Uniti, per cercare di trovare un modo per creare nuvole che controllino il tempo. Ma col passare del tempo, Hannele si trova di fronte a domande morali sui firmatari dei trattati e su quanto potere avrebbe qualcuno se potesse gestire le nuvole. Una sequenza particolarmente straziante della guerra in Vietnam mette in evidenza come gli americani abbiano seminato le nuvole per provocare il caos nel paese asiatico. Stranamente, gli autori sono fiduciosi che la firma di un trattato impedirà che questo tipo di crimine si ripeta, nonostante la storia ci abbia insegnato che i paesi possono abbandonare i trattati quando non convengono più. La questione della scienza contro l'etica è complicata, e Halttunen riesce ad affrontarla senza diventare melodrammatica, lasciando al pubblico la decisione finale su quale partito scegliere.

How to Kill a Cloud è prodotto da Wacky Tie Films e Copenhagen Film Company. Le vendite internazionali sono guidate da Rise and Shine World Sales.

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(Tradotto dall'inglese)

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