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PRODUZIONE / FINANZIAMENTI Italia

Fine riprese per Pantafa di Emanuele Scaringi

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- Il secondo lungometraggio del regista di La profezia dell’armadillo è un sofisticato film horror con protagonista Kasia Smutniak. Una produzione Fandango con Rai Cinema

Fine riprese per Pantafa di Emanuele Scaringi
Kasia Smutniak in Pantafa (© Christian Nosel)

Sono terminate le riprese di Pantafa [+leggi anche:
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, secondo lungometraggio di Emanuele Scaringi, prodotto da Domenico Procacci per Fandango con Rai Cinema. Il regista e sceneggiatore, che ha debuttato nel lungometraggio con La profezia dell’armadillo [+leggi anche:
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– adattamento dell’omonima graphic novel di Zerocalcare presentato alla Mostra di Venezia 2018 – si misura per questo suo nuovo film con il genere horror.

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Scritto da Tiziana Triana, Vanessa Picciarelli ed Emanuele Scaringi, Pantafa si preannuncia come un sofisticato film horror, dalle atmosfere profondamente suggestive, in cui angoscianti disturbi del sonno vengono affiancati a oscure leggende popolari per raccontare la storia inquietante di una mamma che cerca di fare la cosa migliore per il bene della propria bambina. A guidare il cast è Kasia Smutniak (Perfetti sconosciuti [+leggi anche:
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, Loro [+leggi anche:
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, e prossimamente nella serie tv Sky Domina), affiancata dalla piccola Greta Santi, Mario Sgueglia, Mauro Marino, Giuseppe Cederna, Betti Pedrazzi, e con la partecipazione di Francesco Colella.

La trama: Marta si trasferisce insieme a sua figlia Nina a Malanotte, un piccolo paese di montagna. La bambina da qualche tempo soffre di paralisi ipnagogiche, un disturbo del sonno che può portare ad avere stati allucinatori, e Marta ha pensato che un po’ di aria di montagna e di lontananza dalla frenesia cittadina possano giovare alla piccola. La casa in cui si trasferiscono però è tutt’altro che accogliente e per le strade di Malanotte non si vedono mai bambini. I sintomi di Nina cominciano a peggiorare già dalla prima notte, la bambina fa incubi sempre più vividi in cui una figura spettrale le si siede sul petto, la immobilizza e le ruba il respiro. Per Marta, madre sola in un paese che le appare sempre più sinistro, sarà ogni giorno più difficile trovare il modo di fare la cosa migliore per la sua bambina.

I costumi di Pantafa sono del premio Oscar Gabriella Pescucci (L’età dell’innocenza, C’era una volta in America, La fabbrica di cioccolato); la fotografia è curata da Simone D’Onofrio (Bangla [+leggi anche:
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), il montaggio da Gianluca Scarpa (I predatori [+leggi anche:
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intervista: Pietro Castellitto
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). Le vendite internazionali del film sono affidate a Fandango Sales.

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