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BERLINALE 2021 Berlinale Special

Recensione: Per Lucio

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- BERLINALE 2021: Il regista italiano Pietro Marcello torna al documentario con questo omaggio al popolare cantante bolognese Lucio Dalla

Recensione: Per Lucio

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l'anno scorso, il regista italiano Pietro Marcello ritorna a quello che sa fare di meglio con Per Lucio [+leggi anche:
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, un documentario sul famoso cantante bolognese Lucio Dalla. Il film ha avuto la sua prima mondiale nella sezione Berlinale Special del Festival di Berlino 2021.

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Fedele al suo titolo, Per Lucio è più un tributo che un biopic. Con soltanto due persone intervistate e una gran quantità di materiale di archivio, è, allo stesso tempo, una visione poetica di Bologna e dell'Italia dopo la Seconda guerra mondiale. Nato nel 1943, Dalla è cresciuto in un paese devastato, e ha visto come la ricostruzione e l'industrializzazione abbiano iniziato a cambiare il cuore della sua città, che era molto più fortemente legata alla campagna, al contempo trasformando – alcuni direbbero "distruggendo" – la cultura e l’identità italiane.

Tuttavia, il film non ci dice praticamente nulla dell'infanzia di Dalla, e l'uomo è riuscito a tenere per sé la sua vita privata per tutta la sua carriera. Apprendiamo solo che era un ragazzo di grande talento, un piccolo performer e clarinettista che si avventurò per prima cosa nel jazz.

L'intervistato principale del film è il manager di lunga data di Dalla, Umberto Righi, alias Tobia, che era più un amico che un socio in affari del cantante. Questo è il motivo per cui le sue testimonianze sono più emotive e aneddotiche che fattuali, quindi ciò che otteniamo è una visione impressionistica del soggetto del film. E queste storie tracciano il ritratto di una persona in continua evoluzione, sia come artista che come essere umano.

"Era come un fuoco d'artificio perpetuo", dice l'amico d'infanzia di Dalla, Stefano Bonaga, mentre siede a cena con Tobia per rievocare ricordi davanti a un piatto di pasta e a un bicchiere di vino. Questo approccio rinfrescante e tipicamente italiano al documentario si adatta perfettamente alla parte d'archivio del film.

E, naturalmente, l'Italia è l'altro suo soggetto principale. Quando Dalla incontrò Roberto Roversi, un intellettuale e poeta che in seguito divenne il suo paroliere, fu finalmente in grado di affrontare le questioni sociali e le contraddizioni della società, dando vita alla sua più grande trilogia di album. Per riflettere questo, Marcello inserisce un filmato della famosa corsa automobilistica Mille Miglia con le proteste dei lavoratori della Fiat contro Gheddafi che comprò quote della loro azienda. Dalla, e probabilmente anche il regista, hanno visto il culmine dell'ascesa del capitalismo e del declino dei diritti dei lavoratori nell'attentato terroristico alla stazione di Bologna del 1980.

Al suo meglio, Marcello crea mondi e storie immersive in cui le connessioni sono costruite istintivamente e in modo associativo. Questo è anche il caso di Per Lucio. Non abbiamo né intertitoli né marcatori temporali, nemmeno titoli di canzoni o album; solo un film con splendidi filmati d'archivio, tanta ottima musica con testi tradotti in modo esperto e immagini del soggetto attraverso i suoi cambiamenti personali e creativi. C'è anche un'intervista d'archivio particolarmente schietta con Dalla seduto sul bordo di una carrozza del treno che cattura davvero lo spirito dell'improbabile star del palcoscenico che Tobia chiamava "Ragno" perché era basso e peloso.

Manca una cosa importante, tuttavia, e Marcello (più o meno) la risolve attraverso il suo metodo collaudato di riciclare pezzi dei suoi film. In nessun punto del film viene menzionata la sessualità o le relazioni intime di Dalla. Quando invece il discorso di Tobia e Stefano sembra stia per passare a questo argomento, il regista si riappropria delle immagini del suo capolavoro, il documentario del 2009 La bocca del lupo, in cui un detenuto si riunisce con il suo amante transessuale, sulla canzone di Dalla “Il parco della luna”, che parla di un disadattato perso "a metà strada tra Ferrara e la Luna".

Per Lucio è prodotto dall’italiana IBC Movie e RAI Cinema, e The Match Factory detiene i diritti internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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