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BERLINALE 2021 Perspektive Deutsches Kino

Recensione: Instructions for Survival

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- BERLINALE 2021: Il documentario di Yana Ugrekhelidze segue Alexander, un transgender costretto a condurre una vita segreta nel suo paese d'origine

Recensione: Instructions for Survival

Un tipo di dolore difficile da comprendere o da immaginare per la maggior parte di noi si trova al centro del film d’esordio della regista georgiana Yana Ugrekhelidze: il documentario Instructions for Survival [+leggi anche:
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scheda film
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, presentato al 71° Festival internazionale del cinema di Berlino, nella sezione Perspektive Deutsches Kino, dedicata ai registi emergenti e alle recenti produzioni cinematografiche tedesche.

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Nel suo documentario, la regista Ugrekhelidze adotta un approccio piuttosto tradizionale, basato sull’osservazione, per seguire la vita travagliata del transgender Alexander. L’uomo vive in Georgia ed è ancora classificato come “donna” sul passaporto. È dunque costretto a condurre una vita segreta, legalmente incapace di trovare lavoro. Comprensibilmente, non vuole neppure rivelare la sua identità per paura delle ripercussioni che ciò potrebbe avere su sé stesso e sulla sua famiglia, in particolar modo su sua moglie Mari. Il loro è un legame ricco di dolcezza e amore, nonostante la situazione critica in cui si trovano. Condividono lo stesso sogno: abbandonare il paese alla ricerca di una vita migliore.

Un momento di svolta nella loro vita è rappresentato dalla decisione di Mari di diventare una madre surrogata per $12.000, piano che fallirà poiché entrambi iniziano gradualmente a provare affetto verso il nascituro. Nel corso del documentario, emergono con forza due elementi chiave. Il primo è il forte supporto fornito dalla famiglia di Alexander sin dall’infanzia – in particolare, quello dato da sua madre che, in una scena commovente, inizia a parlare del passato di suo figlio, mentre vengono mostrate alcune sue vecchie fotografie. La donna non ha mai esitato a inondarlo di amore, nonostante le pressioni sociali imposte dalla comunità locale.

Il secondo elemento è la difficoltà vissuta da Alexander, su tutti i fronti. Conduce una vita di scelte molto limitate, in cui avere documenti non appropriati significa trovarsi costantemente ai margini della società e, come se non bastasse, la legge non garantisce una tutela sufficiente contro la discriminazione o i crimini d’odio. All’inizio del documentario, per esempio, l’uomo mostra su YouTube un estratto di un talkshow in cui uno dei due relatori afferma apertamente che i membri della comunità LGBT debbano essere uccisi e non meritino di vivere.

La vera essenza del film è espressa nel titolo: la vita di Alexander è tutta questione di sopravvivenza e per lui non ci sono altre prospettive future se non quella di lasciare la Georgia. L’ultima sequenza mostra la coppia trasferirsi a Bruxelles, dove Alexander riceve finalmente un’appropriata assistenza medica alla sua terapia ormonale e magari avrà l’opportunità di ricominciare una nuova vita più normale. Nonostante ciò, la coppia deve affrontare un’altra sfida: essere accettati come nuovi cittadini dalla comunità belga, piuttosto che rappresentare per essa un peso sulle spalle.

La camera di Jule Katinka Cramer è presente ma mai troppo intrusiva, sebbene segua spesso i soggetti da una distanza minima. L’intera storia è raccontata dalla Ugrekhelidze con grande tatto e sensibilità.

Instructions for Survival è stato prodotto dalla società di produzione Fortis Fem Film, con sede a Colonia. L’agente di vendita mondiale è ancora da confermare.

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(Tradotto dall'inglese da Chiara Morettini)

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