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FESTIVAL / PREMI Svizzera

Il Lausanne Underground Film & Music Festival continua a battersi malgrado la pandemia

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- Dal 14 al 18 ottobre il festival si impossessa della Cineteca svizzera e di quattro altre location per una 19esima edizione grintosa e inaspettata

Il Lausanne Underground Film & Music Festival continua a battersi malgrado la pandemia
Playdurizm di Gem Deger

Malgrado le restrizioni dovute alla crisi sanitaria, il Lausanne Underground Film & Music Festival (LUFF) non abbassa le braccia e si adatta alla situazione proponendo un’edizione 2020 diversa ma non meno esplosiva e controcorrente. Proiezioni, performance e concerti ritmeranno i cinque giorni del festival (dal 14 al 18 ottobre) regalando al pubblico un’intrigante panoramica del meglio della scena underground. In totale il LUFF offrirà quest’anno 5 competizioni internazionali di cortometraggi e lungometraggi (per un totale di 97 film), 6 prime mondiali, 2 prime internazionali, 5 prime europee e 33 prime svizzere, senza dimenticare la maratona di 24 performance sonore.

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Il festival da il via alle danze con la proiezione in prima mondiale di Wonderful Paradise del regista giapponese Yamashi Yamamoto al quale verrà dedicata una retrospettiva di quattro film emblematici del suo percorso artistico. Il film di chiusura sarà invece #ShakespearShitstorm, adattamento decisamente inaspettato e audace di Shakespeare, creato dal regista statunitense Lloyd Kaufmann, fondatore e presidente di Troma Entertainment.

La competizione internazionale stimola i bulbi oculari degli spettatori con 5 lungometraggi elettrizzanti ed emozionanti: Autumnal Sleeps, prima internazionale, dell’irlandese Michael Higgins, Playdurizm (Repubblica Ceca, prima mondiale) del giovane regista turco Gem Deger che mette in scena, attraverso una fotografia iper ricercata da riviste patinate, il rovescio della medaglia dello star system, Hunted [+leggi anche:
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(Francia/Belgio) del regista francese Vincent Paronnaud, un survival movie immerso in una foresta decisamente poco accogliente che distrugge i cliché legati alla sterile binarità uomo/donna e natura/civilizzazione, Fried Barry (Sudafrica) del britannico Ryan Kruger e Butt Boy dello statunitense Tyler Cormack. In parallelo, la sezione dedicata ai lungometraggi documentari accoglie tra i tre film selezionati My Lover the Killer del musicista, regista e sceneggiatore francese Marc Hurtado, film che dipinge il ritratto intimo e potente dell’artista statunitense Lydia Lunch. Il film sarà presentato in prima internazionale in presenza del regista.

La carte blanche di quest’anno, dedicata ai film onirici (Films-Rêves) è curata dallo scrittore e giornalista francese Maxime Lachaud. Per quanto riguarda la programmazione musicale, il LUFF accoglie quest’anno pesi massimi dell’underground quali Käthe Kruse del mitico gruppo berlinese Die Tödliche Doris, il suonatore di cornamusa Erwan Keravec, l’artista pluridisciplinare SOUHARCE, il belga NAH, il re olandese della scena noise Vestas e l’accattivante artista italiana Alessandra Zerbinati.

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