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TORONTO 2020 Industry Selects

Recensione: Tove

di 

- Zaida Bergroth cattura l'imprevedibile vita amorosa del creatore di The Moomins Tove Jansson in questo biopic approssimativo dell'artista bisessuale

Recensione: Tove
Alma Pöysti in Tove

Tove Jansson è famosa per aver creato i Moomin, quindi non dovrebbe sorprendere che la storia di come queste creature somiglianti a ippopotami sia al centro del film su di lei. Ciò che è più sorprendente però, è che questo film non è certamente un film con cui far addormentare i bambini. Con Tove [+leggi anche:
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, mostrato nella sezione Industry Selects al Festival di Toronto, la regista Zaida Bergroth ha fatto un film che mette in evidenza l'imprevedibile vita personale di Jansson, le difficoltà che ha avuto con il padre (recitato da Robert Enckell), e la vita durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale.

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Le sequenze iniziali di Tove sembrano essere state assemblate come si farebbe per un fumetto, dove l’azione appare in scena, facendoci ottenere delle informazioni vitali prima di venire catapultati nel momento successivo. La regista finlandese Bergroth, la quale ha precedentemente fatto il dramma in costume ambientato nel 1920 Maria's Paradise [+leggi anche:
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, corre verso la base sostenendo che, molto spesso, trovare una verità emozionale è interessante come dare voce ai fatti. Come se venisse letto da una lista, viene rivelato che Tove è la figlia di un famoso scultore, il quale è un tiranno e i due non vanno d’accordo. Vive una vita bohémien, attendendo feste illegali durante la Seconda Guerra Mondiale e avendo un affare amoroso con un politico sposato. È anche il periodo in cui ha creato i Moomins, giusto per divertirsi. Quando incontra la figlia del sindaco, Vivica Bandler, acutamente descritta come “una donna altolocata che pretende di essere una direttrice di teatro”. Iniziano un affare amoroso ed è qui che il film rallenta il ritmo concedendo finalmente del tempo per respirare.

Il film diventa ancora di più intrigante quando ruota intorno alle due donne. Krista Kosonen, la quale è stata una grande rivelazione in Dogs Don't Wear Pants [+leggi anche:
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, interpreta Vivica, una egocentrica, riservata, distaccata, la quale si interessa dei sentimenti altrui solo quando sono in linea ai suoi, il che non succede molto spesso. In un matrimonio di convenienza, e con un abbigliamento fantastico, offre a Tove l’eccitamento di un affare amoroso con lo stesso sesso – il quale sembra essere l’unico motivo per cui stanno insieme, visto che non sembra esserci nessun’altra chimica tra di loro. Sorprendentemente però, questo è un fattore funzionale per Tove, la quale ha un carattere poco amichevole. Recitando l’eponimo personaggio principale troviamo Alma Pöysti, con la sua Tove, una tipa stravagante che non sembra appartenere a nessun luogo, portando una performance interessante e commovente. In questo momento i Moomin sono soltanto un progetto secondario, e sono gli altri, tipo Vivica, che riconoscono quanto è ottima la sua creazione. Tove si innamora di Vivica, la quale però ama Parigi così tanto da trasferirsi, per stare con altre persone. Vivica ottiene comunque il suo posto in questa storia organizzando un adattazione musicale di Comet in Moominland, ottenendo un successo enorme. Questa biografia mostra, inoltre, che Tove usa la lezione imparata da questo amore sventurato nel suo lavoro e nelle sue relazioni future. Anche se il copione di Eeva Putro non tratta le altre relazioni amorose di Tove molto bene, il film è comunque ben strutturato e riesce a soddisfare.

Tove è una produzione di Helsinki-Filmi (Finlandia), in coproduzione con Anagram Sweden (Svezia). Le sue vendite internazionali sono gestite da LevelK.

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(Tradotto dall'inglese da Alessandro Luchetti)

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