19/08/2020 - Due famiglie apparentemente incompatibili si confrontano nell’opera prima del regista, selezionato in concorso nella sezione Orizzonti di Venezia 2020

È mattina presto, il mare di Ostia è calmo. Un uomo bussa a casa di una signora: le venderà un orologio. È sempre mattina presto quando, qualche giorno dopo, un giovane assistente di filosofia verrà lasciato fuori dal gruppo scelto per la riesumazione del corpo di Nietzsche. I predatori [+leggi anche:
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intervista: Gabriele Mainetti
scheda film]) è incentrato su questi due “torti subiti”.

Protagoniste due famiglie apparentemente incompatibili: i Pavone e i Vismara. Borghese e intellettuale la prima, proletaria e fascista la seconda. Nuclei opposti che condividono la stessa giungla, Roma. Un banale incidente farà collidere quei due poli. E la follia di un ragazzo di 25 anni scoprirà le carte per rivelare che tutti hanno un segreto e nessuno è ciò che sembra.

Prodotto da Domenico Procacci e Laura Paolucci per Fandango con Rai Cinema, I predatori è interpretato da Massimo Popolizio, Manuela Mandracchia, Giorgio Montanini, lo stesso Pietro Castellitto, Anita Caprioli, Nando Paone, Antonio Gerardi, tra gli altri. La fotografia è di Carlo Rinaldi, il montaggio di Gianluca Scarpa, la scenografia di Luca Merlini, i costumi di Isabella Rizza.

Il film è stato selezionato in concorso nella sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia 2020. “Sono profondamente felice” dichiara il regista, che firma anche la sceneggiatura. “Lo sconquasso della pandemia ha distrutto molte certezze aprendo le porte a un nuovo scontro fra culture e visioni del mondo, premessa fondamentale per qualsiasi era artistica. C’è un che di bellico in quest’alba veneziana e farne parte è motivo di orgoglio”. 

I predatori sarà distribuito in Italia da 01, mentre le vendite internazionali sono curate da Fandango Sales.