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FILM / RECENSIONI Italia

Recensione: L’amore a domicilio

di 

- L’opera seconda di Emiliano Corapi, disponibile su Amazon Prime Italia, è una riuscita commedia romantica noir con una galleria di personaggi irresistibilmente meschini

Recensione: L’amore a domicilio
Simone Liberati e Miriam Leone in L'amore a domicilio

Renato è un giovane assicuratore che vende polizze pure ai morti, ma quando ha una cosa bella, vive nella paura costante di perderla. Per questo, quando conosce Anna, un’affascinante studentessa agli arresti domiciliari, non gli pare vero. Per lui è la relazione ideale: saprà sempre dove trovarla e potrà davvero essere l’unico uomo della sua vita. Da questa premessa simpaticamente meschina si muove il divertente L’amore a domicilio [+leggi anche:
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, secondo lungometraggio di Emiliano Corapi (Sulla strada di casa [+leggi anche:
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) dal 10 giugno disponibile su Amazon Prime Italia, una commedia romantica un po’ noir che esplora le angosce e le fragilità di chi ha paura di mettere in gioco i propri sentimenti.

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Chi non ha mai detto, nei recenti mesi di lockdown, “sembra di stare agli arresti domiciliari”? Ironicamente, nella commedia di Corapi, che doveva uscire nelle sale lo scorso aprile e poi è stata bloccata per l’emergenza coronavirus, Anna (Miriam Leone) ai domiciliari ci sta per davvero. Renato (Simone Liberati) la incontra per caso durante un permesso che le è stato concesso per dare un esame all’università. Lui, ignaro della condizione di questa ragazza particolarmente smaliziata, accetta di prendere un caffè a casa sua e si lascia sedurre. Quando bussa alla porta la polizia per il controllo di routine, però, il quadro si fa più chiaro. Anna ha davanti a sé ancora due anni da scontare per rapina. Così, dopo lo sconcerto iniziale, Renato ritiene che questa sia un’occasione imperdibile per viversi finalmente una relazione in serenità.

Ma tutto troverà, tra quelle quattro mura in cui si svolge gran parte del film, tranne la serenità. Tra una madre scellerata (Anna Ferruzzo), un poliziotto innamorato (Antonio Milo) e soprattutto Franco, l’ex fidanzato di Anna appena evaso dal carcere (Fabrizio Rongione), il vero prigioniero di quel piccolo appartamento diventerà proprio Renato, disposto a tutto per far sì che la sua amata, che nel frattempo lo sfrutta senza scrupoli, rimanga rinchiusa lì dentro. Franco sta progettando il colpo della vita, con la complicità della sexy gioielliera Dori (Eleonora Russo), ma il suo partner in crime Sergetto (Luciano Scarpa) si tira indietro all’ultimo momento, per motivi di salute. E serve urgentemente qualcuno che prenda il suo posto.

Ben scritto e ben interpretato, L’amore a domicilio parte da un’idea originale e la sviluppa aggiungendovi un pizzico di dramma e una buona dose di azione, giocando con una galleria di personaggi irresistibilmente sfacciati e opportunisti, alle prese, ognuno a suo modo, con i propri traumi e le proprie gabbie. E il fatto che arrivi a ridosso di una pandemia che ha tenuto in gabbia mezzo mondo, è una curiosa coincidenza che rende il film ancora più appetibile.

Prodotto da Andrea Petrozzi per la World Video Production con Rai Cinema e in collaborazione con Frame by Frame e Marvin Film, L’amore a domicilio è disponibile su Amazon Prime, distribuito da Adler Entertainment.

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