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VISIONS DU RÉEL 2020 Premi

Punta sacra si aggiudica il Sesterzio d’oro a Visions du Réel

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- Ad accompagnare il film dell’italiana Francesca Mazzoleni in cima al podio troviamo il finlandese Anerca, Breath of Life di Markku e Johannes Lehmuskallio

Punta sacra si aggiudica il Sesterzio d’oro a Visions du Réel
Punta sacra di Francesca Mazzoleni

Sebbene interamente virtuale, la 51esima edizione di Visions du Réel è riuscita a mantenere quel carattere conviviale che caratterizza il festival: i 134 film distribuiti nelle varie sezioni (che rappresentano buona parte della selezione originale) sono stati visionati online 60'500 volte e la maggior parte ha raggiunto il limite di 500 spettatori (virtuali). Particolarmente apprezzate e incredibilmente emozionanti malgrado le limitazioni tecniche e la distanza effettiva fra gli invitati sono state le masterclasses di Claire Denis (Maître du réel 2020), Petra Costa e Peter Mettler. Da Parigi al Brasile, fino a Toronto, i tre ospiti d’onore di quest’anno hanno saputo condividere le loro esperienze con il pubblico, i moderatori (Emilie Bujès e Lionel Baier per quella di Denis) e gli studenti dell’ECAL e della HEAD, con grande generosità e spontaneità. Le discussioni con i registi, i dibattiti e le masterclass sono riusciti ad attirare ben 4'500 spettatori (partecipanti effettivi) sfruttando al meglio la dimensione virtuale in cui il festival ha trovato rifugio.

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Per quanto riguarda la competizione principale (lungometraggi internazionali): l’italiana Francesca Mazzoleni è riuscita a conquistare la giuria formata dal produttore, suo compatriota, Marco Alessi, il direttore artistico Frédéric Boyer e la regista svizzera Ursula Meier. Punta sacra [+leggi anche:
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intervista: Francesca Mazzoleni
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rappresenta un esempio emblematico di un cinema di non finzione che mette sotto i riflettori un gruppo di donne ai margini di una comunità in via d’estinzione. Sul secondo gradino più alto del podio (Premio della giuria regione di Nyon) troviamo invece Anerca, Breath of Life [+leggi anche:
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del duo di registi (padre e figlio) finlandesi Markku e Johannes Lehmuskallio. Da sempre coinvolto nella rappresentazione dei popoli autoctoni del Circolo polare artico, Markku Lehmuskallio ha questa volta coinvolto anche suo figlio nell’indagine minuziosa, quasi etnografica, di una terra misteriosa e lontana, delle sue tradizioni, danze e ferite. La finzione documentaria El Father Plays Himself [+leggi anche:
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di Mo Scarpelli (coproduzione fra il Venezuela, il Regno Unito, l’Italia e gli Stati Uniti), porta a casa, insieme a The Silhouettes di Afsaneh Salari, la Menzione speciale della giuria.

I film francesi (una produzione e una coproduzione) brillano invece nella competizione internazionale Burning Lights aggiudicandosi il Premio della giuria delle società alberghiere della Côte (lungo e mediometraggio più innovativo) che va all’intrigante e apocalittico mediometraggio Pyrale di Roxanne Gaucherand, e la Menzione speciale della giuria attribuita a The Disqualified [+leggi anche:
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 di Hamza Ouni (Tunisia/Francia/Qatar).

Nella Competizione nazionale è Sapelo [+leggi anche:
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di Nick Brandestini che si aggiudica il prestigioso Sesterzio d’oro SRG SSR. Un film affascinante e delicato che, per riprendere le parole della giuria “ci immerge in una natura lussuriosa di un’isola di cui nessuno di noi ha mai sentito parlare prima”. Sempre nella stessa sezione, Cows on the Roof [+leggi anche:
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intervista: Aldo Gugolz
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di Aldo Gugolz e Privé [+leggi anche:
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 di Raphael Holzer ricevono rispettivamente il Premio della giuria SSA/Suissimage e la Menzione speciale.

Sono ancora due film francesi a brillare nel palmarès della Competizione internazionale medio e cortometraggi: Jungle di Louis Mootz (Sesterzio d’argento) e la coproduzione con la Nigeria Trouble Sleep di Alain Kassandra. Il polacco An Ordinary Country di Tomasz Wolski riceve invece il Premio della giuria Clinique de Genolier.

Una 51esima edizione davvero speciale che è servita a testare le potenzialità delle attività online di un festival che si rallegra già di ritrovare il suo pubblico, e questa volta in modo reale.

Le palmarès :

Competizione internazionale lungometraggi

Sesterzio d’oro la Mobilière
Punta sacra [+leggi anche:
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intervista: Francesca Mazzoleni
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- Francesca Mazzoleni (Italia)

Premio della giuria regione di Nyon
Anerca, Breath of Life [+leggi anche:
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- Markku Lehmuskallio, Johannes Lehmuskallio (Finlandia)

Menzione speciale
The Silhouettes - Afsaneh Salari (Iran/Filippine)
El Father Plays Himself [+leggi anche:
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- Mo Scarpelli (Venezuela/UK/Italia/Stati Uniti)

Premio interreligioso
Off the Road - José Permar (Messico/Stati Uniti)

Competizione internazionale Burning Lights

Sesterzio d’oro Canton Vaud
The Other One - Francisco Bermejo (Cile)

Premio della giuria Società degli albergatori della Côte
Pyrale - Roxanne Gaucherand (Francia) (mediometraggio)

Menzione speciale
The Disqualified [+leggi anche:
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- Hamza Ouni (Tunisia/Francia/Qatar)

Competizione nazionale

Sesterzio d’oro SRG SSR
Sapelo [+leggi anche:
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- Nick Brandestini (Svizzera)

Premio della giuria SSA/Suissimage
Cows on the Roof [+leggi anche:
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intervista: Aldo Gugolz
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- Aldo Gugolz (Svizzera)

Menzione speciale
Privé [+leggi anche:
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 - Raphaël Holzer (Svizzera)

Competizione internazionale mediometraggi e cortometraggi

Sesterzio d’argento
Jungle - Louise Mootz (Francia)

Premio della giuria Clinique de Genolier
An Ordinary Country - Tomasz Wolski (Polonia)
Menzione speciale
Trouble Sleep - Alain Kassanda (Nigeria/Francia)

Sesterzio d’argento Fondation Goblet per il migior cortometraggio
My Own Landscapes - Antoine Chapon (Francia)
Menzione speciale
Bella - Thelyia Petraki (Grecia)

Premio della giuria dei giovani Mémoire Vive
On Hold - Laura Rantanen (Finlandia)

Grand Angle

Sesterzio d’argento Premio del pubblico citta di Nyon
Mirror, Mirror on the Wall [+leggi anche:
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- Sascha Schöberl (Germania/Cina)

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