email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

VENEZIA 2020

Alberto Barbera, sulla 77. Mostra di Venezia: "Continuiamo a lavorare"

di 

- Il festival è in standby per l'emergenza Covid19 ma non si ferma, pensa ad alcune iniziative virtuali e prevede diversi scenari. A maggio la decisone sulle date

Alberto Barbera, sulla 77. Mostra di Venezia: "Continuiamo a lavorare"
Il direttore della Mostra di Venezia Alberto Barbera

La Mostra di Venezia va per la sua strada. Previsto dal 2 al 12 settembre, il festival è ancora in standby a causa dell'emergenza Covid19 ma lavora alla prossima edizione, con Cate Blanchett presidente di giuria (leggi la news), valutando anche la possibilità di usare le nuove tecnologie. "Potrebbero esserci alcune iniziative virtuali, ma non certamente un intero festival virtuale, del resto una decisione in tal senso è prematura", riferisce a Cinecittà News l'ufficio stampa della Biennale. E lo stesso direttore artistico Alberto Barbera risponde all'agenzia giornalistica ANSA che gli chiede se intende seguire l'esempio del Toronto Film Festival (10-20 settembre), che prevede limitati eventi in sala e una più ampia rassegna solo digitale: "Toronto è un'altra tipologia di festival non paragonabile a Cannes e Venezia e oggi poi non si può essere che generici sul futuro. Solo quando sapremo in tempi utili quello che si può fare e non fare prenderemo una decisione, ma una cosa è certa: qualsiasi cosa sia saremo pronti".

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

"Da parte nostra”, sottolinea Barbera, "continuiamo a lavorare esattamente come gli anni scorsi. Mancano ancora due mesi e davanti ci sono tre scenari possibili: quello più pessimistico con la pandemia ancora attiva che ci costringe a prendere un bell'anno sabbatico e mettere questa edizione 2020 tra parentesi. C'è poi lo scenario più ottimista, la pandemia si arresta e tutto torna come prima e, infine, quello intermedio che prevede dei vincoli che ora non possiamo prevedere e con i quali ci dovremo confrontare. Insomma sono variabili non da poco che richiederanno decisioni condivise, ma di fronte a dati certi. E questo prima di fine maggio".

Il direttore artistico di Venezia commenta quanto scritto su Le Monde qualche giorno fa, cioè che il ritardo di una rinuncia definitiva del Festival di Cannes da parte di Thierry Frémaux dipenda da una "partita a scacchi" tra lui e Barbera, per non rivelare, se non all'ultimo momento, i film acquisiti in selezione e non avvantaggiare l'antagonista: "Non è vero. Tutti gli anni cominciamo a vedere film da selezionare e sappiamo che molti sono stati proposti anche a Cannes. Il criterio per il quale il film approdi da noi o sulla Croisette sono altri, ci si divide i film secondo altre cose tra cui la loro disponibilità temporale e non".

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy