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"CinemAmbiente a casa tua", rassegna di film green in streaming

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- Da oggi una selezione di documentari al centro del dibattito ecologista messi a disposizione gratis dal Festival CinemAmbiente con il ministero dell'Ambiente e il Museo Nazionale del Cinema di Torino

"CinemAmbiente a casa tua", rassegna di film green in streaming
Oceani, il mistero della plastica scomparsa di Vincent Perazio

Una selezione di film a tematica green a disposizione di tutti gratuitamente per le prossime settimane. E' l'iniziativa ideata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con il Festival CinemAmbiente - Museo Nazionale del Cinema di Torino chiamata “CinemAmbiente a casa tua, a partire da oggi venerdì 3 aprile, che propone un nuovo titolo ogni tre giorni sul sito del festival.

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La selezione è stata fatta scelto tra i lunghi e mediometraggi che hanno riscosso particolare successo nelle ultime edizioni del Festival o che hanno approfondito i temi oggi più che mai, anche per effetto della pandemia, al centro del dibattito ecologista: i cambiamenti climatici, l’antropizzazione, la tutela degli habitat di specie, l’ecosostenibilità, i nuovi, possibili modelli di sviluppo. La diffusione in streaming dei film sarà accompagnata da videomessaggi dei registi o da videointerventi di esperti, che offriranno spunto per ulteriori approfondimenti.

“In questi giorni in cui tanti cittadini di ogni età non possono andare al lavoro o a scuola – sottolinea il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – abbiamo pensato a come intrattenere, formare e informarli sulle tematiche ambientali rimanendo a casa. 'CinemAmbiente a casa tua' è la prima di una serie di iniziative che saranno lanciate nei prossimi giorni dal ministero dell’Ambiente, e abbiamo voluto realizzarla insieme al Festival CinemAmbiente e al Museo Nazionale del Cinema di Torino perché da più di vent’anni organizzano l’omonimo festival con successo di pubblico, dimostrando come questi temi siano di grande attenzione per i cittadini e come sia necessario mantenere alta l’attenzione sui problemi dell’ambiente e sulle loro soluzioni. Perché quando presto ci libereremo dall’emergenza sanitaria è da qui che dovremo ripartire”.

I primi film in diffusione streaming sono L’elemento umano di Matthew Testa (USA, 2018), che segue il fotografo James Balog, tra le principali voci dell’ambientalismo mondiale: La bugia verde [+leggi anche:
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scheda film
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di Werner Boote (Germania, 2018) indagine intrapresa con l'ecologista Kathrin Hartmann sul "greenwashing" di certe aziende, a cui prendono parte anche le eminenti voci di Noam Chomsky e Raj Patel; Dusk Chorus – Frammenti di un mondo sonoro estinzioni di Nika Saravanja e Alessandro d’Emilia (Italia, 2016), esperienza sensoriale, scientifica e poetica al tempo stesso nella foresta amazzonica dell'Ecuador guidata dal ricercatore e compositore eco-acustico David Monacchi; Oceani, il mistero della plastica scomparsa di Vincent Perazio (Francia, 2016) sulla plastica che fluttua negli oceani che sta dando vita a un nuovo ecosistema: la plastisfera; Ultima chiamata di Enrico Cerasuolo (Italia, 2013, sugli effetti della crescita della popolazione umana sugli ecosistemi; Il sorriso del gatto di Mario Brenta e Karine de Villers (Italia, 2018), uno sguardo sul declino della società occidentale nell’era della globalizzazione, con la voce narrante di Marco Paolini; Ladri di tempo di Cosima Dannoritzer (Spagna/Francia, 2018), indagine attraverso numerosi paesi per riflettere sul valore del tempo e rivelare quanto la sua monetizzazione influisca sulla vita quotidiana.

"Dobbiamo innanzitutto ringraziare i distributori e i registi che hanno messo a disposizione gratuitamente i loro film, consentendoci di mantenere un contatto con il pubblico anche in questo difficile momento di distanziamento sociale", dice Gaetano Capizzi, direttore del Festival CinemAmbiente. "Invitiamo anche altri ad aderire a quest’iniziativa, favorendo una riflessione, oggi quantomai importante, sui tanti temi ambientali che sono stati messi in correlazione con la pandemia, talvolta con eccessive semplificazioni. L’inquinamento atmosferico, l’alterazione, ad opera dell’uomo, di habitat ed equilibri naturali fondamentali, l’aumento demografico incontrollato, la globalizzazione, l’organizzazione economica fondata su certi modelli di sviluppo sono problemi estremamente complessi, che il cinema può aiutarci a comprendere e che in futuro andranno esaminati e ripensati anche alla luce di quanto oggi ci sta succedendo".

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