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PRODUZIONE / FINANZIAMENTI Italia

Luca Ferri ultima La casa dell’amore

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- Con questo film sul transessuale Bianca, selezionato nella sezione Forum della Berlinale, il documentarista termina la sua “Trilogia dell’Appartamento”

Luca Ferri ultima La casa dell’amore

Dopo aver girato Dulcinea [+leggi anche:
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la sua “Trilogia dell’Appartamento”. Tre film girati integralmente all’interno di tre ambienti domestici in altrettanti formati e modalità narrative.

Protagonista de La casa dell’amore è Bianca Dolce Miele, di sesso femminile ma nata in un corpo maschile. Ha 45 anni, vive a Milano e dall’età di 16 anni di professione fa la prostituta. Da vent’anni anni è fidanzata con Natasha, una transessuale di origini giapponesi che vive temporaneamente nella loro casa di San Paolo, in Brasile, per questioni lavorative e familiari. Nonostante non si vedano da due lunghissimi anni, il loro legame rimane molto solido e la distanza non sembra averlo scalfito. Ed è questo il fulcro del documentario: una storia d’amore fatta di lunghe telefonate, attese, assenze immerse in una quotidianità scandita dagli incontri con i clienti, per lo più abituali, e dai rari ma fidati amici che popolano la sua abitazione e la sua vita. Col passare degli anni Bianca si è anche affezionata a loro, ma il suo pensiero costante è per Natasha, che finalmente sta per tornare.

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In una nota del regista, la trilogia è definita “un corpus cinematografico in cui l'autore si confronta ed esplora la limitazione spaziale della narrazione. Si tratta di tre lungometraggi ossessivi e patologici in cui la solitudine delle vicende dei protagonisti è messa in costante rapporto con lo spazio architettonico ospitante”.

A La casa dell’amore hanno collaborato Pietro De Tilla e Andrea Zanoli per la fotografia e Chiara Tognoli per il montaggio. Il film è prodotto da Andrea Zanoli per Lab80, Federico Minetti per Effendemfilm, in associazione con Enece Film, Prima Luce, Start.

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