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SAN SEBASTIAN 2019 Horizontes Latinos

Recensione: Agosto

di 

- Il cineasta cubano Armando Capó debutta con un coming-of-age basato sulla propria adolescenza interrotta dalla crisi dei barcaioli

Recensione: Agosto
Damián González Guerrero in Agosto

Dopo la sua prima mondiale nella sezione Discovery del Festival di Toronto, il debutto del regista cubano Armando Capó, Agosto [+leggi anche:
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, è stato ospitato nel concorso Horizontes Latinos della 67ma edizione del Festival di San Sebastián. Questa opera prima, basata su alcuni episodi traumatici che il regista ha vissuto nella sua adolescenza, mette in scena il caos sociale e il disastro economico di Cuba durante la crisi dei barcaioli dal punto di vista di un giovane dell’area rurale.

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A quattordici anni, Armando Capó rimase segnato da un'immagine che si ripeteva giorno dopo giorno sulla costa della sua città natale di Gibara. Nel 1994, durante il Periodo speciale, molti uomini – prima sconosciuti, poi parenti e amici del ragazzo – si radunarono davanti alla sua casa per preparare le zattere che avrebbero usato per lasciare Cuba alla volta degli Stati Uniti. La mattina dopo, quando il giovane si svegliò, quelle persone erano scomparse senza lasciare traccia. Il primo film di Capó è interpretato da una sorta di alter ego del cineasta a quell'età che prende coscienza della crisi del paese quando le persone intorno a lui iniziano a emigrare in modo massiccio. Agosto è un racconto di formazione sincero sull'adolescenza interrotta di Carlos (interpretato dall'attore teatrale Damián González Guerrero), a causa dell'instabilità socioeconomica del paese.

Il film, che è ambientato nella città natale del regista, inizia durante il caldo mese di agosto 1994. Carlos gode dell'effervescenza del suo primo amore e della compagnia dei suoi amici, senza rendersi conto dello stato di allarme in cui è sprofondata la popolazione adulta di tutto il paese. Il ragazzo vive con i suoi genitori (incarnati dagli attori Lola Amores e Rafael Lahera Suárez) e sua nonna (Verónica Lynn López), tuttavia, nessuno dei suoi parenti più grandi condivide le sue reali preoccupazioni con l'adolescente. Pertanto, il protagonista vivrà, dalla propria esperienza personale, l'improvvisa scomparsa di molti suoi conoscenti durante quel mese di agosto.

Con un cast composto da attori professionisti e non professionisti che danno un tono semi-documentario al film, Agosto rappresenta il terrore vissuto a quel tempo dalla popolazione cubana con onestà e credibilità. Il film scritto da Capó insieme ad Abel Arcos (sceneggiatore di Candelaria [+leggi anche:
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) è un ritratto realistico della frammentazione di un paese che portò alla divisione delle famiglie, agli addii tra amici e alle rotture delle coppie per sfuggire alla miseria.

Agosto è prodotto dalla cubana D’Safia Producciones, la costaricana La Feria Producciones e la francese Paraiso Production Diffusion. La compagnia tedesca m-appeal si occupa delle vendite internazionali.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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