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ZURIGO 2019

Recensione: Paradise War – The Story of Bruno Manser

di 

- L’adattamento cinematografico di Niklaus Hilber della vita dell’attivista ecologista Bruno Manser è uno dei film più attesi e cari della storia del cinema svizzero

Recensione: Paradise War – The Story of Bruno Manser
Sven Schelker (destra) in Paradise War – The Story of Bruno Manser

Ricco di un budget di sei milioni di franchi e frutto di una gestazione di quasi dieci anni, il secondo film del regista svizzero Niklaus Hilber, Paradise War – The Story of Bruno Manser [+leggi anche:
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,  ha aperto con il botto la quindicesima edizione dello Zurich Film Festival. L’ultima attesissima fatica di Hilbert arriva quattro anni dopo il provocante Amateur Teens [+leggi anche:
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(premio del pubblico proprio allo ZFF), film che metteva in scena in modo diretto e senza tabu il mondo complesso e destabilizzante di un gruppo di adolescenti.

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Come successore di Amateur Teens ci si poteva aspettare un altro film diretto e crudo, per certi versi esteticamente low budget ma niente è più lontano dalla realtà. Paradise War è radicalmente opposto rispetto al suo predecessore, sia dal punto di vista contenutistico che estetico. I quartieri di Zurigo lasciano il posto a immagini di paesaggi mozzafiato e i problemi esistenziali di giovani apparentemente preoccupati solo del loro piccolo mondo si scostano per fare spazio ad ambizioni universali. La domanda che ci si può porre è se questo cambio radicale di rotta ha portato i suoi frutti.

Paradise War è l’adattamento cinematografico della vita dell’attivista ecologista svizzero Bruno Manser (1954-2000), figura complessa e per molti versi miticizzata che non smette di affascinare. Sorta di “Ghandi svizzero”, Manser è stato uno dei primi svizzeri a lottare in favore del clima e contro la distruzione delle foreste tropicali. Nel 1984, deluso dalla superficialità dilagante della civilizzazione moderna, decide di andare alla ricerca del significato profondo dell’esistenza. Il viaggio intrapreso lo spinge fino alla giungla del Borneo dove incontra la tribù nomade dei Penan. Questo incontro cambia la sua vita per sempre spingendolo a diventare (così almeno è quello che sembra) “uno di loro”. Mentre i Penan sono minacciati dalla deforestazione, Manser diventa il loro porta parola e difensore più agguerrito, un uomo pronto a tutto pur di salvare la sua famiglia adottiva da una catastrofe imminente. La sua battaglia lo spinge oltre il baratro, concludendosi con la sua tragica scomparsa nel 2000.

Basato su di una storia vera, Paradise War è stato girato in 76 giorni tra la Svizzera, New York, Budapest e il Borneo. Le condizioni di lavoro sono state dure e la crew ha dovuto avventurarsi in locations remote annidate nella giungla del Borneo (Kalimantan). Il cast comprende attori professionisti (l’attore svizzero Sven Schelker che interpreta Manser stesso) e non professionisti, per lo più abitanti della tribù dei Penan. La colonna sonora è invece opera di Gabriel Yared (Oscar per The English Patient).

Il tema trattato è decisamente attuale e il materiale su cui si basa ricco e accattivante. Malgrado ciò, e malgrado delle maestose immagini di paesaggi che non immagineremmo nemmeno esistessero, il personaggio di Manser è soffocato da un’aurea quasi religiosa che risulta, inutile negarlo, indigesta. Sarebbe stato interessante mettere in scena l’ambiguità che accompagna qualsiasi figura mitica: dove si trova il limite tra la lotta per difendere una causa ritenuta vitale e il protagonismo (ma potremmo anche chiamarlo esibizionismo) necessario a renderla pubblica? Manser si è forse perso lottando per salvare un popolo al quale credeva di appartenere? Purtroppo questa zona d’ombra non è presente nel film di Hilber che vede in Manser più un dio che un uomo, determinato questo è certo, ma anche complesso e ambiguo. Paradise War è un film esteticamente grandioso (notevole il lavoro sulla fotografia di Matthias Reisser) che troverà sicuramente il suo pubblico ma al quale manca quel surplus di complessità che l’avrebbe reso unico.

Paradise War – The Story of Bruno Manser è prodotto da A Film Company in coproduzione con Das Kollektiv für Audiovisuelle Werke, SRF Schweizer Radio und Fernsehen, Teleclub e Superfilm Filmproduktions venduto all’internazionale da TrustNordisk.

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