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ITALIA

Al via a Milano il Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo

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- Fino a domenica 15 settembre appuntamento con il documentario a Milano. Tra le anteprime L’uomo che visse tre volte, Bellingcat - Truth in a Post-Truth world, The Feminister, When Tomatoes Met Wagner

Al via a Milano il Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo
L’uomo che visse tre volte di Irish Braschi

Al via oggi a Milano fino a domenica 15 settembre il 5° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà, uno degli eventi principali della seconda edizione del programma Milano MovieWeek, la settimana dedicata alla settima arte, il cinema e l’audiovisivo. 30 le proiezioni dei documentari in programma - aperte al pubblico con ingresso gratuito al Teatro Litta e al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci - in grado di raccontare le grandi tematiche sociali: neuroscienze e tecnologia, giornalismo investigativo e notizie manipolate, i diritti delle minoranze e delle donne, la società e l’ambiente, le nuove frontiere della biologia, la globalizzazione, l’immigrazione. Atteso anche l’appuntamento Industry, Visioni Incontra, solo per accreditati, che si terrà nei primi due giorni del Festival il 12 e il 13 settembre, curato da Cinzia Masòtina.

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“Quest’anno, tra le novità abbiamo inserito nel nostro Festival il concorso “A Window onto the Future” e sono arrivati numerosi film documentari da tutto il mondo sempre con il filo conduttore di raccontare la realtà”, commenta Francesco Bizzarri, fondatore e direttore del Festival, che si avvale della direzione artistica di Fabrizio Grosoli. Sarà Human Nature di Adam Bolt il film di apertura, mentre tra le anteprime nella sezione Panorama Internazionale figurano Bellingcat - Truth in a Post-Truth World [+leggi anche:
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, di Hans Pool, che porta lo spettatore all’interno del mondo esclusivo del collettivo ‘citizen investigative journalism’, conosciuto come Bellingcat; The Feminister, regia di Viktor Nordenskiold, che si fa testimone dell’operato di Margot Wallström, ministra socialdemocratica svedese, nota per la sua coraggiosa agenda femminista; Hunting for Hedonia di Pernille Rose Grønkjær, che esplora come la tecnologia di stimolazione cerebrale profonda può avere un impatto sull'identità umana partendo dalle pionieristiche ricerche dello psichiatra americano Robert Heath; When Tomatoes Met Wagner [+leggi anche:
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di Marianna Economou, storia umanistica edificante e accattivante su un piccolo villaggio agricolo nella Grecia centrale che sta morendo. E poi ancora Buddha in Africa di Nicole Schafer, La Pyramide Invisible di Armel Hostiou, Le Royaume di Laurent Reyes.

12 i titoli in concorso italiano Storie dal mondo contemporaneo, rivolto ai giovani cineasti italiani, che concorrono a vari premi: Baladi’-This is my village di Cristiano Regina; I Am Mariam Binladen di Vito Robbiani; Il principe delle pezze di Alessandro di Ronza; Il tempo lungo di Andrea Canepari; Ma quando arriva la mamma? di Stefano Ferrari; Marisol di Camilla Iannetti; Minor di Matteo Bontempi, Giacomo Mantovani, Andrea Panni, Pietro Repisti; No Kids For Me Thank You di Linda Nyman; Processi (Perturbazione Lucifero) di Adriana Ferrarese; Quando non puoi tornare indietro di Leonardo Cinieri Lombroso, Res creata [+leggi anche:
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 di Alessandro Cattaneo; The Valley [+leggi anche:
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di Nuno Escudeiro. 9 film documentari Fuori Concorso, tra cui le anteprime assolute: IO e LEI di Massimo Ferrari, su Alda Merini e Franca Rame, e L’uomo che visse tre volte il film documentario di Irish Braschi su Mario Pirani.

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