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VENEZIA 2019 Venice Production Bridge

"Il contenuto è sovrano" all'European Film Forum

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- VENEZIA 2019: L'evento del settore ha esaminato il modo migliore per promuovere le opere audiovisive europee oltre i confini del continente

"Il contenuto è sovrano" all'European Film Forum
(© Birgit Heidsiek)

L’European Film Forum tenutosi nell’ambito della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia il 31 agosto si è occupato di come rafforzare la presenza dei prodotti audiovisivi europei nei principali mercati mondiali ed estendere le produzioni europee a un pubblico più vasto all’infuori dei paesi dell’Unione. “Il contenuto resta sempre sovrano”, ha affermato Roberto Viola, direttore generale delle Reti di comunicazione, dei contenuti e delle tecnologie presso la Commissione Europea. “L’Europa è un marchio di garanzia di creatività, ma le produzioni europee hanno bisogno di valicare i confini europei”.

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Secondo le ricerche condotte dall’Osservatorio europeo dell’audiovisivo, nel 2017 671 film europei sono stati distribuiti al di fuori del continente. Grazie a un’impennata nella vendita dei biglietti dei film europei in Cina, gli spettatori extraeuropei sono aumentati del 18,7%, arrivando a toccare nel 2017 i 97 milioni, il secondo miglior risultato degli ultimi cinque anni. I film europei hanno totalizzato il 3% degli incassi generati in 12 dei mercati stranieri oggetto di indagine.

Il Venice Production Bridge continua a crescere di anno in anno. “Abbiamo anche la fortuna di sostenere un panorama in continua evoluzione”, ha dichiarato Viola. “Dobbiamo aiutare i produttori a guadagnare visibilità sulle piattaforme di video on demand”. Le coproduzioni contribuiscono alla diversificazione. “Possiamo sostenere i prodotti sottotitolati, aumentarne la reperibilità standardizzando le ricerche dei contenuti audiovisivi e sviluppare una gestione trasparente dei diritti”. Vista l’esistenza di numerose produzioni, il direttore generale vuole stabilire alcuni criteri per premiare quelle più meritevoli: “Il successo nei mercati internazionali è sicuramente uno di questi”. Parallelamente, l’europarlamentare Massimiliano Smeriglio ha proposto di raddoppiare i fondi destinati a MEDIA. “Ho incontrato il ministro della cultura finlandese, a Bruxelles, chiedendogli se fosse possibile lavorare in questa direzione”, ha affermato Smeriglio. “Cerchiamo di tenere il nostro incredibile patrimonio in Europa”.

Sono diversi i problemi e le possibilità che si presentano agli europei quando si tratta di adottare nuove piattaforme e nuove tecnologie per vedere film, come ha sottolineato Daniela Elstner, direttrice esecutiva di UniFrance. “Se vogliamo esportare i film francesi, dobbiamo prima capire il mercato. Abbiamo film e produzioni importanti che girano per l’Europa, e che sono pronti a valicarne i confini”, ha ribadito Elstner, che può vantare alle spalle una consolidata carriera come agente di vendita per la sua compagnia Doc & Film International così come l’esperienza maturata per Les Films du Losange. “Dobbiamo capire quale e dove sia il nostro pubblico”.

Secondo Gary Davey, amministratore delegato dei contenuti per Sky, la questione principale è se il contenuto giustifichi i suoi costi. “Abbiamo 52 diverse serie in produzione,” ha spiegato. “Da finanziatori, ingaggiamo produttori indipendenti”. Lo studio di pay-tv è alla ricerca di storie che abbiano origine da idee locali pronte a trasformarsi in fenomeni globali. “L’arrivo delle piattaforme ha cambiato le carte in tavola, per quanto riguarda prezzi e format”, ha insistito Antonio Saura, amministratore delegato della spagnola Latido Films. “Nutro rispetto per le forme tradizionali di distribuzione. Al giorno d’oggi, non possiamo più correre gli stessi rischi che potevamo permetterci cinque anni fa. Dobbiamo procedere con molta cautela”. Per via della censura, è ben lungi dal considerare la Cina un mercato ideale. La sua preoccupazione maggiore riguarda i film dettati dagli algoritmi che non fanno che riprodurre formule. “Ogni prodotto ha il suo ciclo vitale”, ha concluso Iole Maria Giannattasio, coordinatrice del gruppo di ricerca della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo italiano. “Stiamo provando a sostenere le coproduzioni attraverso degli incentivi, quali il guadagno di punti extra nelle nostre graduatorie”. Oltre a ciò, per Giannattasio è fondamentale investire nello sviluppo: “È così che si crea un prodotto di qualità”.

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(Tradotto dall'inglese da Michela Roasio)

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