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VENEZIA 2019 Concorso

Alberto Barbera presenta la sua 76a Mostra di Venezia

di 

- Polanski, Gray, Soderbergh, Kore-eda, Assayas, Martone, Larrain tra i nomi più attesi del festival che si terrà dal 28 agosto al 7 settembre

Alberto Barbera presenta la sua 76a Mostra di Venezia
J'accuse di Roman Polanski

La condizione femminile nel mondo vista con una sensibilità nuova, la ricostruzione di eventi del passato per comprendere il presente, un cinema che indaga la realtà anziché costruire mondi alternativi. Queste le “ricorrenze” individuate dal direttore Alberto Barbera nella presentazione del programma dell’edizione 2019 della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia che si terrà dal 28 agosto al 7 settembre. Non mancano però i film di genere - thriller, guerra, fantascienza, animazione - in una rassegna in cui il numero degli autori esordienti supera quello dei grandi autori che tornano sul Lido ad ogni edizione. Tra gli ospiti ci sono comunque ben 10 premi Oscar e per i grandi nomi più attesi, basta citare James Gray, Roman Polanski, Steven Soderbergh, Hirokazu Kore-eda, Olivier Assayas, Mario Martone, Pablo Larrain.  “Martin Scorsese? E’ un sogno che abbiamo tutti accarezzato ma non è pronto, si parla di fine novembre”, commenta Barbera a proposito della possibile presenza di The Irishman.

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Il colpaccio Barbera lo ha fatto soprattutto con J’accuse [+leggi anche:
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di Roman Polanski, che si annuncia un capolavoro. “Un grande Polanski, a più di ottanta anni firma una accurata e precisa ricostruzione dell’agghiacciante caso Dreyfus, che ha segnato la società francese. Jean Dujardin di una bravura raggelante”, sottolinea Barbera. Nel cast anche Emmanuelle Seigner e Louis Garrel. Con il divertenteThe Laundromat Steven Soderbergh ricostruzione invece la vicenda più recente dei Panama Papers, modello di quella grande truffa che è l’alta finanza, con Antonio Banderas, Gary Oldman e Maryl Streep. Attesissimo Ad Astra, il nuovo film di James Gray, per la prima volta prodotto da una major, la Fox, e per la prima volta alle prese con un genere, la fantascienza. Brad Pitt, Liv Tyler, Donald Sutherland, Tommy Lee Jones sono calati in un futuro distopico in cui un astronauta viaggia verso i confini del sistema solare per trovare suo padre e svelare un mistero che minaccia la sopravvivenza del nostro pianeta. Altrettanto atteso Joker di Todd Phillips con Joaquin Phoenix e Robert De Niro: “la Warner accettato di venire in concorso con questo prequel di Dark Knight ancora più dark ma molto diverso, sulle contraddizioni delle metropoli contemporanee”.

Ma andiamo con ordine, seguendo la presentazione del direttore fatta questa mattina a Roma. Dopo il già annunciato film d’apertura, La Vérité [+leggi anche:
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intervista: Hirokazu Kore-eda
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di Hirokazu Kore-eda con Catherine Deneuve, Juliette Binoche e Ethan Hawke, ecco Haifaa Al-Mansour, la prima donna regista del’Arabia Saudita, che torna sul Lido con The Perfect Candidate [+leggi anche:
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intervista: Haifaa al-Mansour
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, storia di una giovane medico che si candida a sindaco di una cittadina in un ambiente ultraconservatore. Un altro gradito ritorno è quello dello svedese Roy Andersson con About Endlessness [+leggi anche:
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, dopo il Leone d’Oro a Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza [+leggi anche:
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intervista: Roy Andersson
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nel 2014. Si tratta di un ritorno eccellente anche per il francese Olivier Assayas, che porta Wasp Network [+leggi anche:
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intervista: Olivier Assayas
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, su un gruppo di agenti speciali del governo cubano di Castro che negli anni 90 si infiltrarono tra i connazionali rifugiati negli Stati Uniti per impedire azioni di rappresaglia contro Cuba. Nel cast Penélope Cruz e Gael García Bernal. Bernal è anche nel cast di Ema, ritratto di una “donna incendiaria” del fiammeggiante cileno Pablo Larrain che ha scoperto una eccezionale attrice, Mariana Di Girolamo.   

Una sorta di incubo familiare è quello descritto da Noah Baumbach in Marriage Story, su un divorzio che si estende tra New York City a Los Angeles, con Scarlett Johansson e Adam Driver. Rapporto genitori e figli, sensi di colpa sono i temi cari al regista armeno Atom Egoyan ai quali torna con Guest of Honour, girato nel Canada del suo primo cinema, interpretato da David Thewlis, Luke Wilson e Rossif Sutherland Di grande respiro epico The Domain [+leggi anche:
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intervista: Tiago Guedes
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del portoghese Tiago Guedes, prodotto da Paulo Branco, su una famiglia di proprietari terrieri  sul fiume Tago negli anni 40. Robert Guédiguian con Gloria Mundi [+leggi anche:
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intervista: Robert Guédiguian
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è fedele al suo solito cast (Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin…) ed esprime il suo cinema con sempre maggiore amarezza, dolore e assenza di speranza per la società francese.  E’ tratto dall’omonimo romanzo del Premio Nobel 2003 J. M. Coetzee Waiting for the Barbarians [+leggi anche:
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intervista: Ciro Guerra
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, inseguito per anni dal produttore Michael Fitzgerald  e firmato dal sempre sorprendente regista colombiano Ciro Guerra, con un cast stellare: Johnny Depp, Robert Pattinson, Greta Scacchi. Saturday Fiction di Lou Ye vede il ritorno della grande Gong Li, il cui personaggio, attrice e spia, si muove nella Shangai del 1941.

Gli italiani sono tre. L’ambizioso Martin Eden di Pietro Marcello, trasposizione del capolavoro di Jack London: il regista gioca con la cronologia e la geografia, spostandolo in Italia. La mafia non è piu quella di una volta [+leggi anche:
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è invece l’indagine antropologica grottesca e provocatoria di Franco Maresco, a Palermo con la grande fotografa Letizia Battaglia e Ciccio Mira, personaggio del precedente Belluscone [+leggi anche:
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(a Venezia nel 2014). Mario Martone dal canto suo torna al Lido con Il Sindaco del rione Sanità [+leggi anche:
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intervista: Mario Martone
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, testo di Eduardo De Filippo portato a teatro due anni fa in una versione moderna e ora trasformato in film.

E’ tratto da un libro di Jerzy Kosiński, l’autore di “Oltre il giardino”, The Painted Bird [+leggi anche:
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intervista: Václav Marhoul
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del misconosciuto regista e produttore praghese Václav Marhoul, che è riuscito a mettere insieme un cast che comprende Stellan Skarsgård, Harvey Keitel, Julian Sands.  Dall’Australia arriva Babyteeth di Shannon Murphy, “unico film sulla malattia che mi abbia mai commosso e fatto ridere”, dice Barbera.  Per concludere il concorso, No. 7 Cherry Lane di Yonfan, che torna a Venezia con un film d’animazione.

I film selezionati per gli altri sezioni del festival sono qui.

La selezione di quest'anno:

Concorso

La Vérité [+leggi anche:
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intervista: Hirokazu Kore-eda
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 - Hirokazu Kore-eda (Francia/Giappone) (film di apertura)
The Perfect Candidate [+leggi anche:
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intervista: Haifaa al-Mansour
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- Haifaa Al-Mansour (Arabia Saudita/Germania)
About Endlessness [+leggi anche:
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intervista: Roy Andersson
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- Roy Andersson (Svezia/Germania/Norvegia)
Wasp Network [+leggi anche:
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intervista: Olivier Assayas
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- Olivier Assayas (Francia/Belgio)
Marriage Story - Noah Baumbach (Stati Uniti)
Guest of Honour - Atom Egoyan (Canada)
Ad Astra - James Gray (Stati Uniti)
The Domain [+leggi anche:
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intervista: Tiago Guedes
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- Tiago Guedes (Portogallo/Francia)
Gloria Mundi [+leggi anche:
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intervista: Robert Guédiguian
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- Robert Guédiguian (Francia/Italia)
Waiting for the Barbarians [+leggi anche:
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intervista: Ciro Guerra
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- Ciro Guerra (Stati Uniti/Italia)
Ema - Pablo Larraín (Cile)
Saturday Fiction (Lan xin da ju yuan) - Lou Ye (Cina)
Martin Eden - Pietro Marcello (Italia/Francia)
La mafia non è più quella di una volta [+leggi anche:
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- Franco Maresco (Italia)
The Painted Bird [+leggi anche:
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intervista: Václav Marhoul
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- Václav Marhoul (Repubblica Ceca/Ucraina/Slovacchia)
Il sindaco del Rione Sanità [+leggi anche:
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intervista: Mario Martone
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- Mario Martone (Italia)
Babyteeth - Shannon Murphy (Australia)
Joker - Todd Phillips (Stati Uniti)
J'accuse [+leggi anche:
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 - Roman Polanski (Francia/Italia)
The Laundromat - Steven Soderbergh (Stati Uniti)
No. 7 Cherry Lane (Ji yuan tai qi hao) - Yonfan (Hong Kong)

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(Tradotto dall'inglese)

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