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CANNES 2019 Quinzaine des Réalisateurs

Nuova linfa per la Quinzaine des Réalisateurs di Cannes

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- Sedici dei 24 cineasti selezionati saranno per la prima volta sulla Croisette. L’Europa domina un cartellone in cui brillano Lav Diaz, Bertrand Bonello, Rebecca Zlotowski e Takashi Miike

Nuova linfa per la Quinzaine des Réalisateurs di Cannes
Une fille facile di Rebecca Zlotowski

"Il ruolo della Quinzaine è quello di portare a Cannes nuovi autori e nuove proposte per il cinema, testimoniare la modernità di certe scritture, mettere in evidenza frammenti visionari". Per la sua entrata in scena, Paolo Moretti, il nuovo delegato generale della Quinzaine des Réalisateurs, la cui 51ma edizione si svolgerà dal 15 al 25 maggio nell'ambito del 72°Festival di Cannes, non nasconde il suo desiderio di dare nuova linfa alla celebre sezione parallela, come dimostra il numero impressionante di 16 registi (dei 24 in lizza con altrettanti lungometraggi selezionati nel menù principale) che faranno i loro primi passi sulla Croisette.

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Presentato questo pomeriggio a Parigi, al Forum des Images, il programma è dominato da opere europee con 14 produzioni delegate. Tra loro ci sono sei registi francesi: Rebecca Zlotowski con Une fille facile [+leggi anche:
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, Bertrand Bonello con Zombi Child [+leggi anche:
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, Nicolas Pariser con Alice et le maire [+leggi anche:
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, Erwan Le Duc con Perdrix [+leggi anche:
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, Benoît Forgeard con Tutti Pazzi per Yves [+leggi anche:
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e Quentin Dupieux con Le Daim [+leggi anche:
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che farà l’apertura. Sei rappresentanti a cui va aggiunto il documentario 100% francese On va tout péter [+leggi anche:
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del cineasta americano di origini polacche Lech Kowalski.

Per il Vecchio Continente, sono presenti anche il Belgio con Ghost Tropic [+leggi anche:
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di Bas Devos, la Svizzera con Les Particules [+leggi anche:
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di Blaise Harrison, la Svezia con And Then We Danced [+leggi anche:
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di Levan Akin (di cui avevamo visto un estratto al Work in Progress di Les Arcs), la Finlandia con Dogs Don’t Wear Pants [+leggi anche:
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di Jukka-Pekka Valkeapää, la Lettonia con Oleg [+leggi anche:
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di Juris Kursietis e l’Austria con Lillian [+leggi anche:
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di Andreas Horvath. Senza dimenticare la Danimarca che ha prodotto in delegato The Orphanage [+leggi anche:
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della giovane afgana Shahrbanoo Sadat.

L’Asia conta tre produzioni in vetrina con le nuove opere di registi affermati come il filippino Lav Diaz (vincitore dell’Orso d’Oro e del Leone d’Oro) e il giapponese Takashi Miike, e un lungometraggio cinese (coprodotto con la Francia) del canadese Johnny Ma.

L’America del Nord è presente con tre film di cui due diretti da americani (Robert Eggers e il cineasta di origine russa Kirill Mikhanovsky) e uno dal britannico-iraniano Babak Anvari.

Anche il Sud America punta su tre rappresentanti con i lungometraggi firmati dalla peruviana Melina León (coprodotto dalla Svizzera), l’argentino Alejo Moguillansky e la brasiliana Alice Furtado (con coproduzione olandese e francese).

Infine, il Nord Africa è in cartellone con Tlamess [+leggi anche:
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intervista: Ala Eddine Slim
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del tunisino Ala Eddine Slim (un film coprodotto dalla Francia), che conferma l'emergere di un cinema proveniente da un'area geografica molto visibile quest'anno nelle varie selezioni di Cannes.

In totale, la selezione 2019 comprende quattro opere prime e quattro film diretti da donne, ma anche un gran numero di opere seconde. Oltre ad alcuni nomi molto noti (tra cui Diaz, Bonello e Miike), è soprattutto uno spirito di scoperta che emerge dall’insieme, che non manca di destare la curiosità e che segna anche un interessante assunzione di rischi, in quanto il programma sembra essere molto diversificato in termini di genere.

Si segnala infine che il cineasta americano di origine messicana Robert Rodriguez terrà una masterclass e che sarà presentata la sua nuova opera Red 11 in proiezione speciale, così come  il mediometraggio The Staggering Girl dell’italiano Luca Guadagnino.

La lista dei titoli annunciati:

Quinzaine des Réalisateurs

Lungometraggi

Le Daim [+leggi anche:
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- Quentin Dupieux (film di apertura)
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- Nicolas Pariser
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 - Levan Akin
The Halt (Ang hupa) - Lav Diaz
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 - Melina León
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- Bas Devos
Give Me Liberty - Kirill Mikhanovsky
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 - Takashi Miike
The Lighthouse - Robert Eggers
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 - Andreas Horvath
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- Juris Kursietis
On va tout péter [+leggi anche:
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 - Lech Kowalski
The Orphanage [+leggi anche:
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 - Shahrbanoo Sadat
Les Particules [+leggi anche:
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- Blaise Harrison
Perdrix [+leggi anche:
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 - Erwan Le Duc
Por el dinero - Alejo Moguillansky
Sem seu sangue [+leggi anche:
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 - Alice Furtado
Tlamess [+leggi anche:
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- Ala Eddine Slim
To Live to Sing [+leggi anche:
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- Johnny Ma
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intervista: Rebecca Zlotowski
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 - Rebecca Zlotowski
Wounds [+leggi anche:
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 - Babak Anvari
Zombi Child [+leggi anche:
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 - Bertrand Bonello
Tutti Pazzi per Yves [+leggi anche:
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intervista: Benoît Forgeard
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- Benoît Forgeard (film di chiusura)

Proiezioni speciali

Red 11 - Robert Rodriguez
The Staggering Girl - Luca Guadagnino (mediometraggio)

Cortometraggi

Two Sisters Who Are Not Sisters - Beatrice Gibson
The Marvelous Misadventures of the Stone Lady - Gabriel Abrantes
Grand Bouquet - Nao Yoshigai
Je te tiens - Sergio Caballero
Movements - Dahee Jeong
Olla - Ariane Labed
Piece of Meat - Jerrold Chong & Huang Junxiang
Ghost Pleasure - Morgan Simon
Stay Awake, Be Ready - An Pham Thien
That Which Is to Come Is Just a Promise - Flatform

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(Tradotto dal francese)

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