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PREMI Svizzera

Wolkenbruch's Wondrous Journey into the Arms of a Shiksa è il grande favorito per i Quartz

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- I membri dell’Accademia del cinema svizzero plebiscitano la commedia di Michael Steiner. I giovani Simon Jaquemet e Antoine Russbach lo seguono da vicino

Wolkenbruch's Wondrous Journey into the Arms of a Shiksa è il grande favorito per i Quartz
Wolkenbruch's Wondrous Journey into the Arms of a Shiksa di Michael Steiner

Sono stati quest’anno novantanove i film (lungo e cortometraggi) distribuiti in dodici categorie iscritti per il Premio del cinema svizzero. I titoli dei fortunati che concorreranno per i prestigiosi Quarz (che verranno attribuiti il 22 marzo a Ginevra al Bâtiment des Forces Motrices) sono, come consuetudine, stati resi noti durante le Giornate di Soletta.

Il grande favorito di quest’anno è Wolkenbruch's Wondrous Journey into the Arms of a Shiksa [+leggi anche:
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di Michael Steiner (prodotto da Turnus Film AG, che si occupa anche delle vendite all’internazionale, DCM Pictures e Schweizer Radio und Fernsehen) nominato ben cinque volte: Miglior film, Miglior sceneggiatura, Miglior interprete maschile per il giovane ed innamorato studente ebreo Motti, interpretato da Joel Basman, e Miglior interpretazione da non protagonista (con ben due nomination su tre!) per Sunnyi Melles e Noémie Schmidt. Wolkenbruch's Wondrous Journey into the Arms of a Shiksa, presentato in prima mondiale al quattordicesimo Zurich Film Festival, è stato il più grande successo cinematografico svizzero dell’anno. La commedia di Michael Steiner ha saputo conquistare un pubblico sempre più numeroso imponendosi come un valore sicuro al box-office. Prova forse che gli svizzeri hanno ancora bisogno d’evasione e di leggerezza.

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In un tutt’altro registro, The Innocent [+leggi anche:
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intervista: Simon Jaquemet
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del giovane regista Simon Jaquemet si posiziona sul secondo gradino del podio dopo lo scoppiettante Wolkenbruch's Wondrous Journey into the Arms of a Shiksa portandosi a casa ben quattro importanti nomination: miglior film, Miglior sceneggiatura, Miglior interprete femminile per l’enigmatica ed intensa Ruth, interpretata da Judith Hofmann, e miglior fotografia (Gabriel Sandru). L’inclassificabile e intrigante The Innocent (già presentato in una moltitudine di festival quali: Toronto, San Sebastian e recentemente Rotterdam) rappresenta, assieme ai tre altri film nominati nella categoria Miglior film (Midnight Runner [+leggi anche:
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intervista: Hannes Baumgartner
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di Hannes Baumgartner, Ceux qui travaillent [+leggi anche:
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intervista: Antoine Russbach
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di Antoine Russbach, e Fortuna [+leggi anche:
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di Germinal Roaux), ciò che di più interessante si produce in Svizzera in materia di film di finzione. Una brezza nuova e fresca alla quale non si può che dare il benvenuto.

Quattro nomination anche per il romando Ceux qui travaillent che ci porta nel quotidiano di una famiglia apparentemente perfetta per svelarne i retroscena inquietanti: oltre che nella categoria Miglior film, è nominato anche come miglior sceneggiatura, miglior fotografia (Denis Jutzeler) e miglio interpretazione da non protagonista per Pauline Schneider.

Nel genere documentario è #Female Pleasure [+leggi anche:
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di Barbara Miller ad aggiudicarsi il maggior numero di nomination: Miglior documentario, Miglior musica da film (Peter Scherer) e Miglior montaggio (Isabel Meier). 

Rendez-vous a Ginevra per scoprire quale di questi film avrà la meglio aggiudicandosi uno o più Quarz.

I nomination al Premio del cinema svizzero 2019 :

Miglior film
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- Antoine Russbach (Svizzera/Belgio)
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intervista: Hannes Baumgartner
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- Hannes Baumgartner
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intervista: Simon Jaquemet
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- Simon Jaquemet (Svizzera/Germania)
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- Germinal Roaux (Svizzera/Belgio)
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- Michael Steiner (Svizzera/Germania)

Miglior documentario
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- Anja Kofmel (Svizzera/Germania/Croazia/Finlandia)
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- Markus Imhoof (Svizzera/Germania)
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- Barbara Miller (Svizzera/Germania)
Genesis 2.0 [+leggi anche:
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- Christian Frei, Maxim Arbugaev
Les Dames [+leggi anche:
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- Stéphanie Chuat, Véronique Reymond

Migliore sceneggiatura
Ceux qui travaillent - Antoine Russbach
The Innocent - Simon Jaquemet
Wolkenbruch's Wondrous Journey into the Arms of a Shiksa - Thomas Meyer

Migliore interprete femminile
Julia Föry – Pearl [+leggi anche:
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intervista: Elsa Amiel
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(Francia/Svizzera)
Judith Hofmann - The Innocent
Sarah Sophia Meyer – Zwingli [+leggi anche:
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(Svizzera/Germania)

Migliore interprete maschile
Joel Basman - Wolkenbruch's Wondrous Journey into the Arms of a Shiksa
Max Hubacher - Midnight Runner
Max Simonischek - Zwingli

Migliore interpretazione da non protagonista
Sunnyi Melles - Wolkenbruch's Wondrous Journey into the Arms of a Shiksa
Noémie Schmidt - Wolkenbruch's Wondrous Journey into the Arms of a Shiksa
Pauline Schneider - Ceux qui travaillent

Migliore musica da film
Chris The Swiss - Marcel Vaid
Eldorado - Peter Scherer
#Female Pleasure - Peter Scherer

Migliore fotografia
Ceux qui travaillent - Denis Jutzeler
The Innocent - Gabriel Sandru
Eldorado - Peter Indergand

Miglior montaggio
Chris The Swiss - Stefan Kälin
#Female Pleasure - Isabel Meier
Le Livre d’image [+leggi anche:
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- Jean-Luc Godard (Svizzera/Francia)

Miglior film d’animazione
Coyote - Lorenz Wunderle (cortometraggio)
Selfies - Claudius Gentinetta (cortometraggio)
The Flood is Coming - Gabriel Böhmer (cortometraggio)
Miglior film di diploma
Fast Alles - Lisa Gertsch (Zürcher Hochschule der Künste ZHdK)
Hamama & Caluna - Andreas Muggli (HSLU Studienbereich Video)
Les heures-ecre - Wendy Pillonel (Zürcher Hochschule der Künste ZHdK)

Miglior cortometraggio
All Inclusive - Corina Schwingruber Ilić
Bacha Posh - Katia Scarton-Kim (Francia/Svizzera)
Bonobo - Zoel Aeschbacher
Schächer - Flurin Giger
Valet noir - Lora Mure-Ravaud

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