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GINEVRA 2018 Premi

Yomeddine di A.B. Shawky trionfa al GIFF di Ginevra

di 

- Il festival si è concluso con la proiezione del film di Naomi Kawase Vision, seguito da My Foolish Heart di Rolf Van Eijk, documentario dedicato al trombettista Chet Baker

Yomeddine di A.B. Shawky trionfa al GIFF di Ginevra
Yomeddine di A.B. Shawky

Il palmarès del GIFF (Geneva International Film Festival) 2018 ha visto trionfare il regista egiziano A.B. Shawky che ha saputo conquistato la giuria (aggiudicandosi il Reflet d’Or per il miglior lungometraggio) della competizione internazionale grazie a Yomeddine [+leggi anche:
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intervista: A.B. Shawky, Dina Emam
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, un road movie toccante, poetico e tragicomico che mette in scena un uomo alla ricerca delle tracce del suo doloroso passato. La giuria ha voluto inoltre premiare con una menzione speciale il film Long Day’s Journey into Night [+leggi anche:
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di Bi Gan.

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Autonomies di Yehonatan Indursky e Ori Elon è invece stato premiato con il Reflet d’Or per la miglior serie televisiva. Per quanto riguarda la miglior opera immersiva, è Vestige di Aaron Bradbury a raggiungere la vetta del podio. Infine, Rapin* (Jenny Wilson) di Gustaf Holtenäs e The Enemy di Karim Ben Khelifa si sono aggiudicati rispettivamente il Reflet d’Or per il miglior videoclip e il Prix SENSible che ricompensa le opere digitali che si distinguono per il loro spirito umanista. Oslo Zoo di Oyvind Holtmon ha sedotto i festivalieri portandosi a casa il Premio del pubblico per la miglior serie web. Il Prix Film&Beyond, premio d’onore del GIFF, è stato quest’anno dedicato all’immensa opera del regista Peter Greenaway.

Il festival si è concluso con la proiezione del film di Naomi Kawase Vision [+leggi anche:
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, seguito da My Foolish Heart [+leggi anche:
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di Rolf Van Eijk (in Competizione Internazionale), documentario dedicato all’immenso trombettista Chet Baker. 32'000 festivalieri hanno preso parte all’ultima edizione del GIFF di Ginevra, conferma questa dell’interesse per un festival che punta da sempre sulle nuove tecnologie. In effetti, il pubblico della 24 esima edizione ha seguito con grande coinvolgimento non solo le sezioni dedicate al cinema e alla televisione me anche e soprattutto la programmazione dedicata alla realtà virtuale.

Da sottolineare infine la forte presenza di film svizzeri (5 prime mondiali e 8 prime svizzere), segno questo del sostegno del festival alla produzione audiovisiva elvetica. A questo proposito, l’associazione SWAN ha presentato uno studio sul ruolo delle donne nelle serie TV in Svizzera.

Il palmarès 2018:

Competizione Internazionale lungometraggi

Reflet d’Or
Yomeddine [+leggi anche:
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intervista: A.B. Shawky, Dina Emam
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- A.B. Shawky(Egitto/Stati Uniti/Austria)

Menzione speciale della Giuria
Long Day’s Journey into Night [+leggi anche:
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- Bi Gan (Francia/Cina)

Competizione internazionale serie TV

Reflet d’Or
Autonomies - Yehonatan Indursky e Ori Elon (Israele)

Competizione internazionale videoclip

Reflet d’Or
Rapin* (Jenny Wilson) - Gustaf Holtenäs (Svezia)

Competizione internazionale opere multimediali immersive

Reflet d’Or
Vestige - Aaron Bradbury (Gran Bretagna/Francia/Stati Uniti)

Premio del pubblico miglior serie web (in partenariato con Konbini)
Oslo Zoo - Oyvind Holtmon (Norvegia)

Premio d’onore Film&Beyond (in collaborazione con O.Zbinden)
Peter Greenaway

Premio Sensible (in collaborazione con Le Temps e la Fondazione Leenaards)
The Enemy – Karim Ben Khelifa (Francia/Canada)

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