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ROMA 2018

Recensione: Millennium - Quello che non uccide

di 

- Claire Foy è la protagonista del nuovo episodio della serie Millennium. L’action movie di Fede Alvarez rinuncia alle sfumature dei primi film con l’eroina hacker punk Lisbeth Salander

Recensione: Millennium - Quello che non uccide
Claire Foy in Millennium - Quello che non uccide

Claire Foy è il nuovo volto dell’eroina Lisbeth Salander nel prossimo episodio della serie Millennium, Millennium - Quello che non uccide [+leggi anche:
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, visto in anteprima mondiale alla Festa del Cinema di Roma in Selezione Ufficiale ed in uscita in tutto il mondo nei prossimi giorni. L’attrice inglese 34nne che raccoglie l’eredità di Noomi Rapace e Rooney Mara nei panni dell’hacker punk creata da Stieg Larsson si è fatta conoscere nella miniserie tv della BBC Wolf Hall, nel ruolo di Anna Bolena, per diventare la giovane Elisabetta II nelle prime due stagioni di The Crown su Netflix, che le è valso un Emmy, e infine puntare alla candidatura all’Oscar per aver vestito i panni di Janet Armstrong, la moglie dell’eroico astronauta sbarcato sulla Luna in First Man.

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Mega coproduzione nordamericana-europea da 43 milioni di dollari, il film è affidato alla regia dell’uruguayano specializzato in horror thriller e crime Fede Alvarez, e purtroppo non aggiunge niente di nuovo alla serie, se non il volto intenso della nuova protagonista (la produzione aveva pensato prima a Natalie Portman e Scarlett Johansson, poi a Felicity Jones e Alicia Vikander). Quello che non uccide è basato sul romanzo omonimo di David Lagercrantz, continuatore della serie creata da Stieg Larsson, scomparso nel 2004, ed è un action movie che si colloca tra i franchise Mission: Impossible, Jack Reacher, James Bond, Jason Bourne. Oltre al ritmo serratissimo, che non lascia spazio alle riflessioni o ad un dialogo che superi i 20 secondi, in comune con questi titoli ha soprattutto gli inseguimenti-fotocopia, sempre con mezzi made in Italy (Ducati e Lamborghini) e il solito super-cattivo che vuole distruggere il mondo. In questo caso si tratta della sorella di Lisbeth, Camilla Salander (interpretata dall’olandese Sylvia Hoeks), creduta morta suicida e che invece ha sostituito il papà criminale in combutta con la mafia russa. Camilla è stata abusata e torturata per tutta l’infanzia dal padre e accusa la sorella di averla abbandonata. Si presenta nel film con un completino tutto rosso (anche gli stivali) che rimanda ai mutanti malvagi Marvel ma  fa venire in mente soprattutto le parodie dei film di 007 come Austin Powers.

Difficile seguire i rimandi dell’ipercinetico scorrere degli avvenimenti senza aver letto i libri o visto tutti i precedenti titoli della serie, ma il film va visto come un apparato ludico ad alta tecnologia che riempie gli occhi per 117 minuti. Al centro, c’è lo scienziato molto pentito per aver progettato un software micidiale. Dalla sua parte, la tostissima hacker bisessuale che usa un taser come arma e l’alleato giornalista Mikael Blonkvist (qui interpretato da Sverrir Gudnason), coadiuvati dal fidato hacker Plague (Cameron Britton). Dall’altra parte la sorella Camilla, la glaciale capa dei servizi segreti svedesi che vuole impossessarsi dell’arma letale (Synnøve Macody Lund) e l’agente dei servizi segreti americani Needham (Lakeith Stanfield) che vuole riportare l’ordine mondiale. L’unica battura ironica del film è affidata a Synnøve Macody Lund: “Perché lasciare questa arma agli americani che non si perdono una guerra mentre noi non ne abbiamo mai fatta una?”. Girato in toni grigio-bluastri tra Stoccolma e Berlino, il film di Alvarez scritto da Jay Basu e Steven Knight rinuncia alle dolenti sfumature psicologiche con tematiche anti-violenza sulle donne dei primi adattamenti svedesi (quelli con Noomi Rapace e Michael Nyquist) e ci fa rimpiangere persino i meravigliosi titoli di testa dell’episodio girato da David Fincher.

Millennium - Quello che non uccide è una produzione di Columbia MGM con Scott Rudin Productions, Regency Enterprises, Yellow Bird, The Cantillon Company, Pascal Pictures e distribuito da Sony e UPI.

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