email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

SAN SEBASTIAN 2018 Proiezioni speciali

Recensione: Tiempo después

di 

- SAN SEBASTIÁN 2018: Il maestro José Luis Cuerda reinventa il genere distopico dandogli il suo inconfondibile timbro, basato su un umorismo tanto surreale e assurdo quanto critico e divertente

Recensione: Tiempo después

I migliori comici spagnoli, da Arturo Valls alla troupe di Joaquín Reyes e lo stesso Andreu Buenafuente, supportano l'attesissimo nuovo film del maestro José Luis Cuerda: Tiempo después [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, una fantasia folle, assurda e critica, molto divertente, che reinventa la distopia futurista in chiave manchega, portandola nel terreno surrealista dell’indimenticabile film cult dello stesso cineasta, Amanece que no es poco. Presentato fuori concorso al 66° Festival di San Sebastián, i suoi fan non rimarranno delusi dal susseguirsi di gag, dialoghi brillanti e altri eventi inimmaginabili di un film destinato a conquistare per la sua natura assolutamente marziana, lontano da tutto il resto dell'universo cinematografico.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

L'azione si svolge in un grattacielo, l'unico rimasto in piedi in un lontano futuro, abitato da esseri umani stupidi come lo siamo ora. Ma lì vivono gli occupati, quelli che hanno un lavoro, con le loro autorità civili e spirituali: regna l'ordine apparente e un monarca uscito da un gioco di carte. Fuori, in una foresta, i poveri si radunano nelle baracche; sono coloro che, poiché non hanno lavoro, sono stati banditi dal collettivo capitalista: rappresentano il caos. Tutto inizia a complicarsi quando uno di quei paria straccioni cerca di rompere lo status quo globale...

E lì il vincitore di due premi Goya dispiega il suo talento, grazie ad alcuni dialoghi che hanno fatto scuola presso i suoi discepoli tra cui gli autori di Muchachada nui, per attaccare tutti e tutto: la monarchia, i burocrati e la chiesa, passando per la gioventù insensibile, apatica e per niente ribelle. Con giochi di parole di difficile traduzione in altre lingue e una serie di sketch che puntellano gli episodi incentrati su ciascun personaggio, Cuerda, che dimostra a 71 anni di conservare intatti energia e spirito punk, torna a dare un esilarante e, in fondo, affettuoso scappellotto al genere umano... perché continua a non avere speranze.

Tiempo después, il cui cast corale è composto da Blanca Suárez, Roberto Álamo, Arturo Valls, Miguel Rellán, Manolo Solo, Antonio de la Torre, Carlos Areces, María Ballesteros, Secun de la Rosa, Andreu Buenafuente, Berto Romero, Daniel Pérez Prada, Raúl Cimas, Joaquín Reyes, Estefanía de los Santos e Nerea Camacho, è una coproduzione ispano-lusitana di Tiempo después AIE, Pólvora Films, Estela Films, Atresmedia Cine, El Terrat, Lanube Películas e Planar Gestaó 8, con la participazione di Atresmedia, Canal Sur, CMM e Movistar Plus+, e con il sostego di ICAA, Fundación Impulsa e Junta Castilla La Mancha. 

Il film esce in Spagna il 28 dicembre, distribuito da Entertainment One. Delle sue vendite si occupa Filmsharks.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dallo spagnolo)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy