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VENEZIA 2018 Orizzonti

Recensione: The Man Who Surprised Everyone

di 

- VENEZIA 2018: Il secondo film del duo di registi Natasha Merkulova e Aleksey Chupov racconta una storia che fonde il folklore e l'umorismo locale con la politica contemporanea

Recensione: The Man Who Surprised Everyone
Evgeniy Tsiganov in The Man Who Surprised Everyone

Dopo Intimate Parts, un melodramma ironico sui moscoviti della classe media, il duo di registi Natasha Merkulova e Aleksey Chupov torna con The Man Who Surprised Everyone [+leggi anche:
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scheda film
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, basato sui ricordi di Merkulova della sua infanzia in Siberia. Il film, presentato nella sezione Orizzonti della 75ma Mostra del Cinema di Venezia, premiato per la miglior attrice (Natalya Kudryashowa), è uno dei film più eccentrici del programma, con l'intento di trasmettere una parabola sui russi e sulla loro relazione con la morte, e terminando la storia con un tocco sorprendentemente contemporaneo.

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Egor (interpretato da Evgeniy Tsiganov) è una guardia forestale nella taiga siberiana. È sposato con Natalia (Natalya Kudryashowa); hanno un figlio e aspettano il secondo. Egor è un membro rispettato della società locale, ma dopo aver scoperto di avere un cancro, ispirato dalla storia di Zhamba the Drake, l'eroe di un leggendario epos siberiano che inganna la morte indossando un travestimento, si mette indosso un corto abito rosso, collants, stivali neri, eye-liner nero e rossetto rosso, e cambia la sua identità in quella di una donna, con grande orrore della sua famiglia e del resto del villaggio.

Prendendo una svolta inaspettata, The Man Who Surprised Everyone, con la sua forma naturalistica e una premessa narrativa che ruota attorno alle leggende e al folklore, entra nel campo dei diritti LGBT nella Russia contemporanea. In un paese in cui la "propaganda LGBT" è stata criminalizzata alcuni anni fa, le aree rurali profondamente conservatrici della Siberia sono un posto letale per chiunque non si conformi agli imperativi eteronormativi, della famiglia nucleare e del genere binario. Egor scopre in prima persona che indossare il vestito sbagliato è troppo pericoloso per la vita nel villaggio: Natalia, sua moglie, è devastata dalla vergogna e cerca di tenerlo in casa, suo figlio viene picchiato e gli abitanti del villaggio iniziano a raccogliersi minacciosamente davanti alla sua casa. Nonostante i violenti attacchi, Egor non smetterà di indossare il suo vestito e il suo rossetto; ciò che sopporta rivela la violenza insita nella gerarchia di genere e sessuale delle comunità tradizionali e patriarcali.

Tra il serio e il faceto, Merkulova e Chupov costruiscono il racconto di The Man Who Surprised Everyone in una storia che fonde il folklore e l'umorismo locale con la politica contemporanea. Egor non è solo un individuo torturato che paga lo scotto per vivere in modo diverso rispetto a tutti gli altri; c'è un altro riflesso nel personaggio, che riporta alla mente le innumerevoli narrazioni comiche russe sull'archetipo dell'idiota ingenuo e romantico – qualcuno che non può (o non vuole) imparare dalla vita, e quindi viene attaccato e abusato ripetutamente da tutti quelli che incontra. Prendendo questa strada insolita per parlare di questioni contemporanee nel loro paese, i registi trovano un modo particolarmente efficace di affrontare l'argomento: collegandolo intrinsecamente al cuore della comunità tradizionale stessa, mostrano che è sempre stato presente al suo interno.

The Man Who Surprised Everyone è una coproduzione russo-estone-francese guidata da Homeless Bob ProductionArizona Films Productions, Pan-Atlantic Studio e Non Stop Production. La tedesca Pluto Film detiene i diritti internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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